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News / News / 22-06-2017

Combattere i cambiamenti climatici: perché è così difficile?

Riportiamo l’intervista dell’Energy Post all’economista Adam Whitmore sulle difficoltà nel dover affrontare i problemi legati ai cambiamenti climatici

L’onnipresenza delle attività che producono emissioni inquinanti, la loro completa implementazione nella vita moderna, il lungo ciclo di vita, la vastità del sistema energetico mondiale e infine i limiti politici e psicologici sono alcuni fattori che rendono complessa la lotta ai cambiamenti climatici.  

Conseguenze dell’industrializzazione Il clima è rimasto stabile dall’introduzione dell’agricoltura (8/10 mila anni fa), fino a tempi recenti. Il processo di civilizzazione ha avuto inizio in una condizione climatica stabile, nonostante la presenza di calamità naturali come tempeste, siccità, inondazioni. L’industrializzazione ha però cambiato tutto. Nei due secoli successivi l’economia e la popolazione è aumentata in maniera esponenziale, rendendo critico l’intero sistema, compresa l’atmosfera. Prima del 1776 venivano consumati ogni anno 12 milioni di tonnellate di combustibili fossili, oggi ne vengono consumati 12 miliardi di tonnellate. La crescita del consumo dei combustibili fossili, unita alla deforestazione, all’agricoltura e  ad altri settori, ha influito profondamente sull’atmosfera.

Lo status delle emissioni di CO2  Ad oggi sono 36 miliardi le tonnellate di CO2 emesse ogni anno nell’artmosfera. Se le emissioni fossero solide, coprirebbero tutta l’isola di Manhattan con un’altezza pari a due terzi l’Empire State Building. Le emissioni sono infatti estremamente diluite nell’atmosfera: l’anidride carbonica costituisce solo lo 0.04% dell’atmosfera, rendendo la loro cattura molto più complessa.

Percezione Un’altra difficoltà nell’affrontare la grande sfida dei cambiamenti climatici è data dalla percezione dei fatti, nonostante i progressi della scienza. È difficile rendersi conto di un cambiamento climatico se questo si verifica ogni 10 anni con l’aumento di un quinto di un grado.  Se aggiungiamo la probabilità con cui si verificano i disastri naturali, la situazione si complica.

Ritardi Un’ulteriore difficoltà è data infatti dai lunghi ritardi di tempo tra causa ed effetto. Molte conseguenze, come l’innalzamento del livello del mare, si verificheranno in un futuro lontano e vanno oltre i tempi di pianificazione delle istituzioni.

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