Arrivano i primi commenti al Piano energia-clima. Elettricità Futura promuove nel complesso il documento pur sottolineando la necessità di rafforzare il ruolo di alcune Fer e di partire con il capacity market. “La proposta di Piano Energia e Clima – sottolinea il presidente Simone Mori in una nota - è un importante punto di partenza che consentirà al sistema delle imprese di costruire i propri piani di sviluppo in un quadro di riferimento di medio termine chiaro e ben definito”.
L’associazione afferma che “il target di fonti rinnovabili elettriche proposto dal Governo, che sostanzialmente conferma quello della Sen, è ragionevolmente ambizioso” con un “ruolo fondamentale” affidato a fotovoltaico ed eolico. Il Piano “prevede giustamente di utilizzare per il fotovoltaico in via prioritaria le superfici su aree edificate, ma prende atto del fatto che saranno necessarie anche superfici agricole ad oggi improduttive o inutilizzate”.
EF giudica poi “importante” la sottolineatura dell’importanza degli interventi di revamping e repowering. Come detto, andrebbe però “rafforzato il ruolo di altre fonti, quali l’idroelettrico, in particolare di piccola taglia, le bioenergie o la geotermia, nell’ottica di garantire la disponibilità di un mix energetico inclusivo ed equilibrato”.
Nel settore della mobilità, Elettricità Futura “accoglie con grande favore la previsione al 2030 di un parco di veicoli elettrici pari a 6 milioni di unità, 1 milione in più rispetto a quanto prospettato dalla Sen”.
“Per quanto riguarda gli strumenti di mercato – precisa Mori - condividiamo l’esigenza di confermare l’introduzione del capacity market, sia pure modificato con l’anticipazione dei limiti emissivi previsti dal market design EU”. Di “grande importanza” anche lo sviluppo di un modello di mercato in grado di favorire la stipula di PPA di lungo termine.
“Elettricità Futura è ovviamente pronta a fornire il proprio contributo nella fase di consultazione - conclude Mori - portando la voce della filiera del settore elettrico italiano, per sostenere il processo di transizione energetica e consentire così al nostro Paese di mantenere la posizione di leadership nell’ambito delle sfide ambientali e tecnologiche”.