Sviluppare la collaborazione imprese-istituzioni e la capacità di fare sistema per esportare un modello vincente all’estero. E’ questo il messaggio arrivato dalla presentazione dello studio “La filiera dell'elettricità italiana: un'eccellenza internazionale tra innovazione, sostenibilità e visione condivisa”, a cura dell'Università Luiss Business School.
Nel corso dell’evento che si è tenuto martedì al ministero degli Esteri è stata fatta una panoramica del settore energetico italiano e sono state esplorate, insieme agli attori istituzionali a sostegno dell'internazionalizzazione delle aziende, le possibilità offerte dai mercati emergenti. “Il processo di trasformazione iniziato con le liberalizzazioni ha creato un modello che è un esempio da seguire a livello mondiale e che è stato capace di generare effetti positivi sui consumatori”, ha detto aprendo i lavori Vincenzo De Luca, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese. L’espansione sui mercati internazionali, ha fatto notare De Luca, non crea solo valore all’estero ma “permette anche alle nostre imprese di rafforzarsi in Italia e di accrescere il loro ruolo nella filiera nazionale”.
Il presidente di Elettricità Futura, Simone Mori, ha rimarcato l’impatto delle rinnovabili sul settore elettrico. La quota generata dalle Fer è passata dal 5% nel 2007 al 12% nel 2017. Per Mori il modello italiano può essere definito “di successo” perché capace di mettere in atto la transizione energetica e di creare un effettivo regime di concorrenza. Il presidente di EF ha tracciato la strategia per il prossimo futuro. “Insieme alla Farnesina vogliamo far conoscere maggiormente gli elementi di forza del nostro settore anche in un’ottica di collaborazione, per portare sulla scacchiera internazionale queste nostre capacità”. L’elettricità italiana è ormai una “best practice”, ha detto Matteo Caroli, autore dello studio e professore di Economia e gestione delle imprese internazionali della Luiss. Le aziende hanno saputo approfittare dei cambiamenti in atto trasformandosi in leader nella produzione di elettricità da Fer “grazie ad un cambio di visione, alla rapidità di azione e capacità di adattamento e alle competenze tecniche”. Nonostante gli ottimi risultati si può fare ancora meglio. “Superare una logica di breve termine, ad esempio con i Ppa e individuare e sviluppare meccanismi burocratici maggiormente efficienti”.
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