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News / Scelti da noi / 23-09-2020

Perché la decarbonizzazione è la chiave per la ripresa

E' stato presentato il report “Ossigeno per la crescita” a cura della società di consulenza REF-E. All'interno dell'articolo del Sole 24 Ore a cura di Emanuele Bompan, il Presidente Re Rebaudengo riporta le priorità del settore.


La decarbonizzazione è una condizione irrinunciabile per l’Unione Europea, assioma centrale dello sviluppo economico del prossimo decennio. In Italia, è un obiettivo chiaro per Palazzo Chigi, che tuttavia fatica a definirlo con chiarezza, visto che la coperta dei 209 miliardi di fondi del Next Generation EU viene tirata da ogni angolo. Il rischio concreto che gli economisti temono è una distribuzione di fondi generica. Un po’ dappertutto. Un elenco non ragionato di progetti “green” per cercare di soddisfare le richieste europee ma senza un reale piano di transizione ecologica per l’Italia. Rischiando così di non avere una strategia per massimizzare la quota di fondi utilizzabili dal bilancio Ue 2021-2027 da oltre mille miliardi e non definire una chiara strategia industriale per il Paese.

Il ruolo della decarbonizzazione nella ripresa

Per evitare il rischio di interventi a pioggia inadeguati e disgiunti, la società di consulenza REF-E, con il supporto della European Climate Foundation, ha coordinato la realizzazione di un maxi studio con 30 contributi dai migliori analisti economici del settore dal titolo Ossigeno per la crescita. La decarbonizzazione al centro della strategia economica post-Covid. Proposte di riforme e azioni per un’economia resiliente . Questo lavoro è il primo in Italia che identifica a livello sistemico il ruolo della decarbonizzazione nella ripresa economica a livello macroeconomico, per quanto riguarda riforme strutturali e di settori strategici chiave.


All'interno dell'articolo del Sole 24 Ore, il Presidente di Elettricità Futura Agostino Re Rebaudengo delinea le priorità per il settore elettrico «Sono necessarie, ancora prima delle risorse, nuove misure di semplificazione. Auspichiamo in tal senso che il Governo entro la fine dell’anno completi il lavoro iniziato con un Dl Semplificazioni 2, aggiorni il PNIEC e concordi un obiettivo di realizzazione di nuova capacità rinnovabile con ciascuna Regione. Solo se i nuovi obiettivi di decarbonizzazione saranno davvero condivisi tra governo regioni ed enti autorizzativi e si instaurerà un atteggiamento di generale favor per questi progetti, riusciremo a cogliere questa incredibile opportunità di lavoro e di salvaguardia dell’ambiente generata dalla transizione energetica».


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