Sfide del settore elettrico

Di energia in questa campagna elettorale “ce n’è stata poca”, probabilmente perché “esiste una sostanziale convergenza non di dettaglio ma di direzione” sui temi principali. Un allineamento che si ritrova anche nelle posizioni sulla Sen che “nei dibattiti pubblici, aldilà delle schermaglie, non ha trovato profondi dissensi nella sua filosofia”. E’ partito da qui, dalla tesi del presidente di Elettricità Futura, Simone Mori, il confronto tra le forze politiche sulle “prospettive del settore elettrico”, organizzato ieri a Milano dall’associazione in vista delle elezioni del 4 marzo. Chiamati a illustrare le proprie posizioni  Gianluca Benamati (PD), Annalisa Corrado (LeU), Vincenzo Garofalo (Noi con l’Italia), Gianni Girotto (M5S), Michele Governatori (+Europa) e Francesco Ferri (FI). Driver della sfida energetica e ambientale, ha ripreso Mori, saranno gli investimenti nelle rinnovabili, la valorizzazione dell’efficienza (soprattutto nel settore manifatturiero), l’elettrificazione di comparti in cui finora è stata più limitata (vedi i trasporti) e un allineamento del nostro parco produttivo con quello del resto dell’Europa “che significa avere maggiore competitività relativa”.

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