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News / Scelti da noi / 11-03-2020

Sospensione delle bollette? Evitare chiusura di aziende e interruzione di luce e gas

Appello al governo di sette associazioni che rappresentano il settore elettricità e gas, tra operatori, grossisti e venditori: "Valutare bene tutte le conseguenze del provvedimento"

Sospensione del pagamento delle bollette di elettricità e gas? Solo se limitata nel tempo e ben circoscritta. Per evitare ripercussioni negative che potrebbero arrivare a mettere in crisi "la continuità del servizio". Sono, ovviamente, preoccupate per le ripercussioni di carattere economico. Ma anche per quelle che potrebbero colpire il consumatore finale, nel caso in cui il governo disponga la "sospensione temporanea del pagamento delle bollette". Così, le aziende del settore energia hanno scritto al Governo e all'Authority per chiarire quanto potrebbe accadere se venisse approvata la "possibile sospensione temporanea del pagamento delle bollette di elettricità e gas, e altri servizi essenziali, su tutto il territorio nazionale".

Il provvedimento è al vaglio dell'esecutivo, ma non è stato ancora approvato. Ed è proprio nelle more dell'intervento che sono intervenute sette associazioni di categoria (Anigas, Assogas, Elettricità Futura, Energia Libera, Utilitalia, Aiget e Igas) con una lettera indirizzata al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e al presidente dell'Arera (Autorità di regolazione Reti Energia Ambiente) Stefano Besseghini: nel testo, sollevano una serie di obiezioni e invitano a una ulteriore riflessione prima di prendere provvedimenti.

Pur comprendendo "la necessità di adottare misure straordinarie in questa particolare e unica sotuazione", le sette associazioni sottolineano "l'assoluta necessità di conservare in perfetta efficenza e operatività il sistema energetico italiano a beneficio di tutti i cittadini". Ma allo stesso tempo evidenziano "come sia ssolutamente necessario che ogni provvedimento in tal senso debba salvaguadare la sostenibilità economica e finanziaria delle molte aziende private e pubbliche coinvolte e debba essere assunto a livello di sistema, convolgendo tutti gli operatori della filiera, dalla produzione al trasporto alla distribuzione alla vendita, tenendo anche conto delle componenti fiscali e generali che gravano sulla bolletta".

In altre parole, le associazioni del settore gas ed elettricità, vogliono ricordare al governo che il settore - dopo la liberalizzazione  dei servizi - non è fatto solo di grandi gruppi quotati in Borsa che potrebbero anche reggere economicamente qualche mese di interruzione dei pagamenti. Ma che si tratta ormai di un sistema complesso, composto anche di tanti piccoli operatori ai quali i flussi di cassa sono assolutamente necessari per garantire la continuità economica. Se andassero in crisi finanziaria - è sempre la tesi delle sette associazioni - sarebbero costrette a interrompere il servizio con conseguenze per il consumatore finale. Senza considerare che in bolletta si pagano una serie di oneri che servono per la gestione di tutto il servizio e non solo per la fornitura finale di luce e gas. Oltre al mancato introiti fiscale per le casse dello Stato. Continua a leggere l'articolo di Repubblica.it...

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