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News / La Parola a... / 16-04-2019

Transizione energetica e PNIEC

La parola a Marco Margheri, Presidente Wec Italia

Partiamo dai risultati dell’ultima indagine WEC “Energy Issues Monitor 2019” con cui ogni anno intervistiamo circa 2.000 opinion leader tra ministri, amministratori delegati, top management ed esperti del settore in tutto il mondo su 42 temi chiave della transizione energetica, andando così ad individuare i principali trend della transizione a livello globale e le loro declinazioni regionali.

Svolgiamo questo esercizio da diversi anni per tracciare l’evoluzione della transizione energetica nel tempo. nell’ultima decade si sono affermati con decisione cluster tematici quali energia, trasporti e tecnologie dell’informazione. Temi come le fonti rinnovabili, i trasporti innovativi, la decentralizzazione, il market design, la digitalizzazione e lo stoccaggio elettrico sono entrati nell’agenda energetica di tutte le regioni del mondo e di molti governi.

Negli anni più recenti, inoltre, la convergenza di una rinnovata sensibilità in tema di politiche ambientali e la diffusione pervasiva di nuove tecnologie energetiche e digitali emergono come il motore dei cambiamenti in atto: nuovi paradigmi di funzionamento dei sistemi energetici, nuovi modelli di business, riduzione dei tempi del “time to market” dei progetti, ampliamento della platea degli attori della trasformazione del settore a partire dai cittadini. 

Questi fenomeni sono stati ricollegati dal WEC alle cosiddette “3 D” della decarbonizzazione, digitalizzazione e decentralizzazione riconosciute come il comun denominatore della transizione energetica in atto.

A livello Europeo, se guardiamo a quanto predisposto dalla Commissione con il pacchetto “Clean Energy for All Europeans” di fine 2018, abbiamo una dimostrazione di quanto siano diventati centrali i temi prima citati nella strategia energetica e climatica di lungo termine dell’UE: efficienza energetica, energie rinnovabili, evoluzione dei mercati dell'energia elettrica, sicurezza dell'approvvigionamento energetico, misure per favorire gli investimenti, promuovere la competitività delle imprese UE, ridurre l'impatto sociale della transizione anche con un rinnovato ruolo dei consumatori.

Venendo all’Italia, prendiamo spunto ancora una volta da un recente report WEC, il World Trilemma Energy Index 2018, che, con focus specifici su impatto e performance delle politiche e misure energetiche adottate sia a livello globale sia a livello di singolo Paese, consente di avere una fotografia dello stato del bilanciamento del cosiddetto trilemma dell’energia: sicurezza, equità/competitività e sostenibilità dell’energia.

Il rapporto premia l’Italia anche nel 2018 con uno score di tripla AAA. Il Paese, in linea con i trend globali e regionali, prosegue infatti il suo percorso di rafforzamento della sostenibilità ambientale con una riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e migliora l’efficienza e la sicurezza energetica: ad oggi[1] in Italia, le fonti energetiche rinnovabili coprono il 17,7% del consumo finale lordo di energia; l’intensità energetica del PIL è scesa del 4,9%, rispetto al 2013 ed è diminuita anche la dipendenza da fonti estere di approvvigionamento, tanto che le importazioni di energia (76,5%) sono scese di 6 punti percentuali rispetto al 2010.

Allo stesso tempo, il rapporto sottolinea come, tra le tre dimensioni del trilemma, l’Italia risulti meno performante sulla dimensione dell’equità/competitività dell’energia: per alcune categorie di utenti elettrici e in generale per la “bolletta energetica” l’Italia ha ancora costi tra i più elevati a livello internazionale.

Fa piacere vedere come il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) ponga attenzione tanto al consolidamento degli importanti risultati raggiunti in merito a rinnovabili, efficienza e riduzione delle emissioni, quanto sulla necessità di un miglioramento della competitività del mercato interno. Per i prossimi anni l’ampliamento delle fonti rinnovabili, insieme al consolidamento del ruolo del gas naturale e l’attenzione ai temi della mobilità innovativa con tecnologie a basse/zero emissioni ed elettriche, rappresentano certamente direttrici di sviluppo che ritroviamo anche nell’agenda dei principali stakeholder europei ed oltre.   

Riprendendo lo spunto iniziale mi piace ricordare come l’approfondimento nazionale italiano del World Energy Issues Monitor 2019 emerga una mappatura tematica in sintonia con le linee strategiche delineate dal PNIEC. La resilienza del settore energetico, l’efficienza, il gas naturale e le energie rinnovabili risultano i temi su cui i principali player energetici italiani stanno lavorando con un orientamento al corretto bilanciamento dei tre assi della sostenibilità economica, sociale e ambientale delle strategie e dei modelli operativi che si stanno implementando.

Inoltre, in un settore centrale come quello della mobilità, il nostro Paese appare al primo posto in Europa per mezzi ad alimentazione alternativa, con volumi di vendita di veicoli a gpl, metano, ibridi o elettrici puri, che hanno rappresentato l'11,7% del mercato nel 2017, in crescita del 24% rispetto ai volumi del 2016. Se Gpl e metano sono le alimentazioni 'verdi' più diffuse in Italia, seguite da ibrido ed elettrico, la spinta verso il contenimento delle emissioni ha portato gli stakeholder italiani a sviluppare soluzioni all’avanguardia che fanno prevedere un ulteriore consolidamento di questi trend di sviluppo.

Concludo con un invito, dal 9 al 12 Settembre, ad Abu Dhabi, si terrà il 24° World Energy Congress, l'appuntamento più importante nel panorama degli eventi internazionali sull’energia nel 2019. La 24esima edizione del congresso a firma WEC, sviluppato all'insegna del tema Energy for prosperity, ospiterà 70 sessioni sui temi più attuali del settore energetico e 250 speakers di alto livello, con l'obiettivo di definire la strategia per un futuro energetico collaborativo, sostenibile e innovativo che consenta la prosperità sociale, commerciale e comunitaria. I temi trattati affronteranno la transizione energetica a 360°, dagli scenari globali e le prospettive regionali, fino all’innovazione tecnologica, alle dinamiche di mercato, ai business model innovativi, all’evoluzione del ruolo dei consumatori, al trilemma energetico, allo sviluppo sostenibile, all’efficienza energetica, alla dynamic resilience, alla mobilità, allo stoccaggio elettrico, al nesso energia-acqua-cibo e alla finanza sostenibile. Il Congresso vedrà la partecipazione di oltre 15.000 persone tra visitatori, delegati, exhibitor, Ministri, CEO e addetti stampa provenienti da oltre 150 paesi.

Il Comitato Nazionale Italiano (WEC Italia) sarà presente con una delegazione a cui sta lavorando con i propri Associati e saremo lieti di fornire informazioni e fare da focal point per tutte le aziende interessate a partecipare al Congresso di Abu Dhabi di Settembre.

[1] Dati 2017

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