attendere prego…

Cerca

Media

Media / News / 22-10-2025

Rinnovabili e PPA per tagliare la bolletta. Elettricità Futura su “Il Sole 24 Ore”

Il Presidente Gianni Vittorio Armani ha elencato le proposte concrete dell’associazione per combattere il caro energia per famiglie e imprese e garantire sicurezza energetica

Il costo dell’energia in Italia è più alto della media UE perché il nostro mix energetico è ancora troppo sbilanciato sul gas, anche se l’efficienza delle reti italiane ci consente di ridurre il gap in bolletta con i principali paesi europei. È dunque necessario aumentare la percentuale di rinnovabili e contrattualizzarle a lungo termine per goderne dei vantaggi.

Gianni Vittorio Armani, Presidente di Elettricità Futura, è stato intervistato sul Sole 24 Ore per fare chiarezza sulle cifre relative a produzione e distribuzione di cui si legge in questi giorni ed elencare le proposte concrete dell’associazione  per combattere il caro energia e garantire sicurezza energetica.

Di seguito un estratto dell’intervista di Laura Serafini:

Le aziende elettriche sono oggetto di attacchi politici perché avrebbero guadagni molto elevati a scapito dei consumatori. È d’accordo?

“L’associazione tra bolletta costosa e aziende delle reti elettriche che godono di rendite è falsa, i numeri dicono il contrario. Basta guardare i dati Eurostat del 2024. In Italia il consumatore retail medio spende 60 euro al mese, contro una media europea di 57 euro. La differenza è minima e in Germania il dato è 74 euro. Rispetto al resto d’Europa, in Italia abbiamo costi più alti nella generazione, perché la produzione è sbilanciata sul gas, ma riduciamo il gap grazie al minor costo delle reti, che incidono solo per il 18% sulla bolletta rispetto al 31% della media UE. Diverso il caso delle imprese energivore: per loro l’energia è il costo prevalente e hanno un rischio delocalizzazione che deve essere evitato. Per questo abbiamo lavorato all’interno di Confindustria per arrivare a una proposta congiunta”.

Hanno anche accostato le aziende elettriche a quelle del lusso.

“Un confronto senza senso. Sono settori molto diversi: quello elettrico richiede grandi investimenti con ritorni a lungo termine, mentre è il contrario per il lusso, dove i grandi marchi investono in modo marginale e basano il loro valore anche su asset intangibili. Qui l’aspetto fondamentale è il prodotto, mentre per le aziende elettriche è il capitale e quindi è necessario garantire a esso un ritorno. Quello elettrico è il settore industriale che investe di più in Italia: 100 miliardi dal 2023 al 2027 e attiva quasi 700 mila posti di lavoro. Quando si guarda ai risultati delle utility il riferimento non è il margine operativo, ma il ritorno sul capitale investito, che per quelle italiane è più basso della media europea. E quello del lusso è 7 volte superiore a quello delle utility”.

Cosa si può fare quindi per ridurre il costo dell’energia?

“La massiccia partecipazione alle aste del GSE sugli impianti rinnovabili ha dato un segnale: Energy release, FerX, Macse, mostrano come con la negoziazione a lungo a termine si possano avere prezzi molto competitivi. Gli impianti arrivati alla fine dell’incentivazione – meccanismo che ha sostenuto investimenti non ripagabili a mercato - possono essere oggetto di repowering e offrire prezzi più bassi. Ci sono poi 150 gigawatt di progetti rinnovabili per i quali bisogna sbloccare le autorizzazioni. Questo darebbe un vero contributo al paese in termini di riduzione dei costi. Non vuol dire andare verso un futuro di sole rinnovabili, ma è necessario aumentarne il peso nel mix di generazione per disaccoppiare il prezzo da quello del gas attraverso contratti a lungo termine”.

Leggi l'intervista completa qui

 

CONDIVIDI

FACEBOOK   /   TWITTER   /   LINKEDIN

Ultime novità da EF

Latest

Iscriviti alle Newsletter Elettricità Futura
iscriviti

Ho letto e accetto l’informativa sulla privacy

Accedi al tuo profilo
Elettricità Futura

Hai dimenticato la password? Clicca qui

Non hai le tue credenziali di accesso? Creale adesso >>>

Vuoi richiedere un preventivo? Clicca qui