Sfruttare le riserve nazionali di idrocarburi si tradurrebbe in un aumento secco del Pil dello 0,5%. E’ quanto emerge dalla ricerca di Aspen Institute Italia dal titolo “Massimizzare il potenziale energetico nazionale nelle scenario di transizione”, realizzata con il contributo di Shell Italia e con il supporto di Elettricità Futura. La ricerca, disponibile integralmente sul sito www.aspeninstitute.it e che ha visto l’inedita collaborazione di un colosso petrolifero con un’associazione di produttori “green”, mette a fuoco un quadro con luci e ombre.
IL COMMENTO DI RE REBAUDENGO
Da un lato, infatti, le emissioni di CO? in Italia sono in calo, grazie al maggior utilizzo del gas naturale ma soprattutto grazie alla crescita esponenziale delle fonti rinnovabili, come sottolinea a Start Magazine il vice presidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo: “Grazie agli importanti investimenti in fonti rinnovabili e allo switch degli impianti termoelettrici da petrolio a gas, le emissioni unitarie in termini di grammi di CO? per KWh si sono dimezzate rispetto al 1990, rendendo l’Italia un paese più virtuoso della media europea”. Dall’altro, il Pil italiano perde terreno nei confronti dell’Europa, con un peso percentuale sceso negli ultimi venti anni dal 14% all’11,5%. Il che pone l’esigenza di invertire la rotta, conciliando allo stesso tempo crescita economica, crescita energetica e attenzione all’ambiente.
LEGGI L'ARTICOLO