Al quinto tentativo si è arrivati a un’intesa sulle nuove norme comunitarie in merito alle emissioni dei veicoli. Il testo finale, che dovrà ora essere votato sia dal Parlamento che dal Consiglio dell’UE, prevede un taglio alle riduzioni di CO2 del 15% al 2025 e del 37,5% al 2030 (target intermedio rispetto a quello proposto dal Consiglio del 35% e dal Parlamento del 40%). Per i van invece, il target di riduzione al 2030 è del 31%, un risultato leggermente superiore rispetto a quello proposto dalla Commissione del 30%.
I negoziati hanno anche concordato alcune azioni per incentivare i veicoli elettrici nei Paesi in cui il mercato non è ancora maturo. Verrà infatti introdotto un bonus per ampliare il parco auto elettrico presente, incentivo che terminerà quando questo raggiungerà il 5% della quota di mercato di quel Paese. Secondo l’Accordo, la Commissione monitorerà e controllerà il livello di emissione dei veicoli nei test di laboratorio e dei modelli reali dal 2021 al 2026, in modo da sopperire eventuali discrepanze presenti. Scompare invece dal testo qualsiasi riferimento ad un sistema di tassazione (malus) per le case automobilistiche che non dovessero rispettare la quota di veicoli ecologici richiesta dal regolamento.
"L’Europa dimostra la volontà di trasformare in azione l’accordo di Parigi e la Cop24", afferma su Twitter Miguel Arias Cañete, il commissario Ue all’Energia e al Clima, e il monitoraggio dei consumi è un segnale importante che va proprio in questa direzione.
