Osservazioni generali
I CB CAR disciplinati dal DM 5/9/2011 sono uno strumento di incentivazione della cogenerazione ad alto rendimento consolidato ed efficace che merita di essere conservato, eventualmente apportando le migliorie utili a tenere al passo coi tempi un sistema introdotto quasi dieci anni fa con l’intento di rispondere ad esigenze diverse da quelle attuali (basti pensare in questo senso al crescente ruolo dei rifacimenti). Il meccanismo presenta infatti alcune criticità operative, che è opportuno rimuovere per incrementare il numero di iniziative basate sulla CAR e sfruttare meglio quelle già realizzate.
In particolare, riteniamo che il meccanismo soffra di un eccesso di documentazione da produrre e di frammentazione/pervasività dei controlli che penalizza in misura proporzionalmente maggiore gli impianti di minore dimensione. L’accentramento presso un’unica piattaforma delle informazioni occorrenti per l’attivazione degli adempimenti di natura fiscale, regolatoria, tecnica, incentivante inerenti la realizzazione e gestione degli interventi potrebbe costituire un elemento facilitatore alla realizzazione di nuovi investimenti ed in particolare di quelli di minore dimensione che unitariamente sono maggiormente impattati dal costo di tali procedure.
Riguardo più in generale alla gamma di benefici attualmente riconosciuti dalla normativa per gli impianti CAR, riteniamo che debba esservi inclusa anche la possibilità, non cumulabile con il meccanismo dei certificati bianchi e dello scambio sul posto, di realizzare forme di autoconsumo collettivo e di comunità energetiche, come delineate dalle direttive Rinnovabili (2018/2001) e Mercato Elettrico (2019/944) di prossimo recepimento.
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