Elettricità Futura, ASSITOL e ANPEB hanno inviato una lettera a diversi enti istituzionali, tra cui il MISE, per richiedere, a seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblea del Senato dell’emendamento 5.310 al ddl n. 1721 - Legge di delegazione europea - durante la seduta tenutasi in data 27 ottobre 2020 (“Emendamento”, cfr. Allegato I), un pronto intervento atto a scongiurare il rischio di chiusura del comparto della produzione di energia elettrica da bioliquidi sostenibili (“Comparto”) che dà lavoro a oltre 6.000 unità tra lavoratori addetti diretti, indiretti e delle imprese collegate.
Qualora l’Emendamento dovesse essere confermato dalla Camera dei Deputati, lo stesso comporterebbe una brusca, ingiustificata e finanche illegittima interruzione del sistema degli incentivi erogati agli operatori del Comparto a far data dal 1° gennaio 2023, in anticipo rispetto alla naturale scadenza degli stessi. Tenuto conto che gli impianti del Comparto producono energia elettrica rinnovabile e programmabile con costi di esercizio (legati, tra gli altri, all’acquisto del bioliquido sostenibile) tali da rendere essenziale il sostegno pubblico, è di palese evidenza che la sospensione anticipata degli incentivi determinerebbe la chiusura immediata dell’intero Comparto, con gravi e immediate ripercussioni sul fronte occupazionale e sul ceto creditizio, oltre alla perdita integrale di ingenti investimenti sostenuti.
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