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News / News / 16-02-2021

La transizione energetica: dalle parole ai fatti!

Partecipa alla campagna social di Elettricità Futura per diffondere la cultura della transizione energetica.

Gli aggiornamenti della campagna La transizione energetica: dalle parole ai fatti! sono disponibili qui


LE OPPORTUNITA' CHE L'ITALIA PERDE A CAUSA DELLA LENTEZZA BUROCRATICA DEGLI ITER AUTORIZZATIVI 

Investire nella transizione energetica, che nel settore elettrico significa sviluppare nuova generazione rinnovabile ed aumentare l’efficienza, è e sarà certamente un’opportunità per le aziende e i cittadini. Il Green Deal significa, per il solo settore elettrico, 100 miliardi di euro di nuovi investimenti che si ripagano in 5 anni considerando i benefici economici in termini di valore aggiunto, 50 Mt di emissioni evitate di CO2 e creazione di 90.000 nuovi posti di lavoro.

Quello che spesso non viene ricordato è che la scelta opposta, non investire o rimandare la transizione energetica, produce un “danno economico e finanziario” molto grande per il Paese.

Prendendo a riferimento i 100 miliardi di investimenti nel settore elettrico nel periodo 2021-2030, allo stato attuale secondo stime Elettricità Futura l’inefficienza della macchina autorizzativa impedirà di investire circa 8,5 miliardi di euro ogni anno cioè 85 dei 100 miliardi previsti, con un danno economico per mancati benefici pari a circa 2 miliardi di euro l’anno.

#Burocrazia blocca #transizioneenergetica e ripresa economia in IT. Vero! Lentezza iter autorizzativi impedirà 85mld di investimenti nel settore elettrico al 2030 e 20mld di benefici collegati. Chiediamo al Governo semplificazione burocratica http://bit.ly/2ZL53JY #GreenDealOra 



L'EVOLUZIONE DEL MERCATO ELETTRICO

I mercati dell'energia stanno vivendo una fase di profonda trasformazione in cui le rinnovabili e i nuovi sistemi di flessibilità avranno un ruolo crescente. Il disegno di un nuovo modello energetico sarà totalmente rivoluzionato da:

  • una forte produzione green: +65 GW di impianti rinnovabili al 2030 per raggiungere il target Green Deal (-55% di riduzione di CO2 al 2030);
  • nuove misure per l’efficienza energetica e lo sviluppo della generazione distribuita;
  • diffusione di tecnologie elettriche ed efficienti nel settore trasporti con lo sviluppo delle infrastrutture di ricariche e la promozione della mobilità elettrica soprattutto in ambito urbano e nel residenziale attraverso la diffusione delle pompe di calore.

Simone Nisi, Componente del Consiglio Generale di Elettricità Futura e Direttore Affari Istituzionali di Edison, spiega come evolverà il mercato elettrico e l'importante ruolo della digitalizzazione. 

Evoluzione #mercatoelettrico pilastro di #transizionenergetica. Vero! Permetterà di coniugare crescita #rinnovabili con sicurezza e flessibilità del sistema, creando vantaggi per consumatori. Lo spiega Simone Nisi Membro Consiglio Generale EF https://bit.ly/3kml3vC #GreenDealOra   


L'INTEGRAZIONE EFFICIENTE DI GAS E RINNOVABILI

Per assicurare un’efficace transizione energetica al 2030 è necessario lavorare sui processi autorizzativi. I tempi delle autorizzazioni non sono attualmente compatibili con gli obiettivi del PNIEC al 2030 e quindi ancora meno con gli obiettivi del Green Deal Europeo. Questo vale per gli impianti rinnovabili e per i nuovi impianti a gas naturale.

Riguardo gli impianti a gas, sono necessari per il phase out del carbone e per permettere il grande sviluppo delle rinnovabili, garantendo la programmabilità e flessibilità che serve alla sicurezza ed adeguatezza del sistema elettrico nazionale.

Luca Alippi, Vice Presidente di Elettricità Futura e A.D. di EP Produzione spiega nella campagna #GreenDealOra come realizzare il phase out dal carbone garantendo la continuità e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. 

#Transizionenergetica coinvolge tutti, rinnovabili e termoelettrico, a beneficio di economia e ambiente. Vero! #GreenDealOra perché riconversione sostenibile sistema elettrico traina innovazione di Italia. #Video di Luca Alippi VP #ElettricitàFutura https://bit.ly/3aULLqH



I BENEFICI DEL REPOWERING EOLICO IN ITALIA

Il repowering è un intervento che implica lo smantellamento delle vecchie turbine eoliche e la loro sostituzione con un numero significativamente inferiore di turbine di dimensioni e potenza maggiore, più performanti. Con il repowering quindi aumenta la potenza installata senza utilizzo di nuovo suolo in quanto si usa quello esistente a vocazione industriale e con la stessa infrastruttura per la connessione di rete. La potenza incrementale di questi impianti potrebbe arrivare a 3,4 GW che equivarrebbe ad una produzione aggiuntiva al 2030 di 12,1 TWh, quasi il 60% dell'incremento di produzione da eolico prevista dal PNIECSe il repowering venisse praticato su tutto l’installato eolico italiano predisposto per questo tipo di intervento, avremmo inoltre minori emissioni di CO2 per 25 milioni di tonnellate

Luca Bettonte, Vice Presidente di Elettricità Futura e A.D. di ERG, spiega nel video della campagna #GreenDealOra i benefici del repowering del parco eolico e gli strumenti necessari a implementare lo sviluppo e mantenimento di queste tecnologie. 

Migliorare efficienza parco #eolico con nuove turbine può arrivare a quadruplicare produzione rinnovabile a parità di suolo occupato e usando stesse infrastrutture rete. Vero! Meno burocrazia, #GreenDealOra! Lo spiega Luca Bettonte VP #Elettricità Futura https://bit.ly/3cL7UtZ

Fonte: Studio Elemens - ERG “Repowering eolico in Italia - Stima del potenziale e analisi dei principali benefici connessi”


NEL 2030 IL 70% DEI CONSUMI ELETTRICI SARA' RINNOVABILE 

L’Unione Europea con il Green Deal ha fissato il target di riduzione delle emissioni di CO2 ad almeno il 55% al 2030 rispetto al 1990. Il nostro Paese dovrà più che dimezzare le emissioni di CO2 rispetto alle 525 Mt del 1990. Nel 2020 è stato registrato un calo del 25% delle emissioni con una riduzione di 125 Mt di CO2, mentre per raggiungere il target del 2030 le emissioni evitate dovranno arrivare a circa 290 Mt.

Attraverso la diffusione dell'elettricità rinnovabile e dell'efficienza tutti i settori dovranno ridurre le emissioni. Prendendo a riferimento le 428 milioni di tonnellate di CO2 emesse nel 2018 in Italia, il 24% di queste sono legate al settore dell'industria e dei trasporti e ben il 20% ai sistemi di riscaldamento presenti nelle nostre case ed edifici.  

Il Green Deal ha l'obiettivo di decarbonizzare il settore energetico: il 70% dei consumi elettrici lordi dovrà essere soddisfatto da energie rinnovabili rispetto all'attuale quota del 38%. Secondo elaborazioni Elettricità Futura, il Green Deal mobiliterà al 2030 nel solo settore elettrico italiano una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 50 Mt, oltre 100 miliardi di investimenti e 90mila nuovi occupati.

Consumi più elettrici, #elettricità più rinnovabile = vantaggi per economia e ambiente. Vero! Target 70% consumi elettrici #rinnovabili = investimenti in Italia per 100 mld al 2030 e riduzione delle emissioni di oltre -50 Mt #CO2 nel solo settore elettrico http://bit.ly/3sgwmJg #GreenDealOra  


INVESTIRE IL NEXT GENERATION EU PER REALIZZARE IL GREEN DEAL
 

Il Next Generation EU è lo strumento fondamentale per la ripresa dell’economia e  la realizzazione del  Green Deal. Il nuovo obiettivo di  decarbonizzazione prevede che entro il 2030 le emissioni di CO2 dovranno ridursi di almeno il 55% rispetto al 1990. Di conseguenza, gli Stati dovranno garantire lo sviluppo delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e la diffusione dell’elettrificazione nell’industria, nel residenziale e nei trasporti, assicurando una transizione equa e sostenibile per tutti.

La campagna social “La transizione energetica: dalle parole ai fatti!” ha l’obiettivo di mettere in luce i benefici per l’ambiente, l’economia e la società offerti da questo percorso.  Per il solo settore elettrico italiano raggiungere il Green Deal al 2030 comporta infatti l’attivazione di almeno 100 miliardi di euro di investimenti e 90.000 nuovi posti di lavoro.

Il 70% dei consumi elettrici italiani dovrà essere coperto al 2030 da energie rinnovabili (quasi il doppio rispetto alla quota attuale del 38%). Per centrare il Green Deal l’Italia dovrà installare 65 GW di nuovi impianti al 2030 e accelerare notevolmente il ritmo di installazione, considerando che negli ultimi anni la media di nuove rinnovabili è stata pari a 1 GW.

Per passare dalle parole ai fatti… è necessario che:

  • Il Governo aggiorni il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) e ponga dei target coerenti con il Green Deal;
  • Le Regioni stabiliscano i target di sviluppo delle rinnovabili (burden sharing);
  • I Funzionari delegati al permitting siano maggiormente responsabilizzati al raggiungimento dei nuovi obiettivi;
  • Vengano introdotte nuove semplificazioni per lo sviluppo degli impianti e il mantenimento in esercizio degli esistenti.

Coniugare sviluppo industriale e tutela ambientale non è solo una possibilità, è il requisito per poter accedere ai fondi europei. Il Next Generation Eu metterà a disposizione dell’Italia 211 milioni di euro. Entro fine aprile il nostro Paese dovrà presentare alla Commissione Europea la versione definitiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con la pianificazione dei progetti da sviluppare da qui 2026 e in particolare di quelli destinati alla transizione energetica (70 miliardi di euro secondo la bozza del PNRR approvato dal Consiglio dei Ministri datato 12 gennaio 2021).

Abbiamo poco tempo per dimostrare la capacità di presentare progetti credibili e coerenti con il Green Deal e portarli a termine soprattutto, nei tempi e nei costi concordati. Nel periodo 2014-2020 infatti il nostro Paese ha utilizzato solamente il 40% delle risorse: dei 72 miliardi di risorse potenzialmente utilizzabili ne abbiamo infatti spesi solamente 29 miliardi. 

L’obiettivo è chiaro. Investire il Next Generation EU per realizzare il Green Deal in Italia!

La #transizioneenergetica accende la ripresa dell’Italia. Vero! Valorizziamo al massimo il #NextGenerationEU per realizzare il #GreenDealOra, presentiamo progetti coerenti con i target 2030 e portiamoli a termine nei tempi e costi previsti http://bit.ly/3sgwmJg 

 

L'AUTO ELETTRICA GUIDA LA SOSTENIBILITA' DEI TRASPORTI 

Il settore trasporti è attualmente responsabile di oltre un quarto delle emissioni totali di gas a effetto serra in Europa. Di conseguenza l’implementazione di una mobilità sostenibile a partire dalla diffusione dei veicoli elettrici rappresenta un obiettivo strategico per il Green Deal.

I veicoli elettrici emettono meno CO2eq dei corrispondenti veicoli a combustione interna. Questo è tanto vero quanto più alta è la penetrazione delle fonti rinnovabili e quanto minore la presenza di carbone nel mix energetico utilizzato per caricare le batterie. In Italia la produzione di energia elettrica proviene per il 38% da fonti rinnovabili. Con questo energy mix secondo una ricerca dell’RSE, l’auto elettrica, considerando l’intero ciclo di vita, nei contesti urbani, produrrebbe tra il 55% e il 40% di emissioni di CO2 in meno rispetto alle versione a benzina e tra il 40% e il 22% di quelle diesel.

Inoltre continuano a scendere i prezzi delle batterie al litio, che si avvicinano sempre più alla soglia che consentirà alle auto elettriche di costare quanto i modelli a benzina, e senza incentivi. Secondo l'ultimo studio di BloombergNEF negli ultimi 10 anni il costo delle batterie/kWh è infatti sceso dell'89%. 

#Autoelettrica guida #sostenibilità dei #trasporti. Vero! Mercato #eCar in forte crescita, @BloombergNEF: costo #batterie/KWh è sceso del -89% negli ultimi 10 anni. Ingraniamo la marcia a un settore chiave per aria, clima e filiere innovative http://bit.ly/3sgwmJg #GreenDealOra 



Per maggiori approfondimenti: 

Auto elettrica e contributo alla de-carbonizzazione: il punto sulla situazione di RSE

Battery Pack Prices Cited Below $100/kWh for the First Time in 2020 di BloombergNEF 

I VANTAGGI DELLE BIOENERGIE PER LA DECARBONIZZAZIONE IN EUROPA

Le biomasse - materiali organici, proveniente da alberi, piante e rifiuti di animali, che possono essere convertiti in energia - sono una fonte importante per l'ambiente e per il territorio. Dalla manutenzione boschiva al riciclo dei rifiuti alimentari, le biomasse sono delle risorse rinnovabili a km0, programmabili ed economiche. Nel 2018 la bioenergia ha permesso di risparmiare in Europa 310 MtCO2eq, corrispondente a circa il 7% delle emissioni totali. I benefici delle bioenergie vanno ben oltre quello ambientale in quanto trovano tantissime applicazioni anche in un'ottica di economica circolare.

Le bioenergie valorizzano in larga misura la materia prima locale e la relativa catena del valore, fortemente radicata in Europa, sostenendo i territori da un punto di vista economico e sociale. A livello di EU-28, nel 2018, si contano 708.600 posti di lavoro nell’ambito della biomassa solida, dei biocombustibili, del biogas e dei rifiuti solidi urbani, con un fatturato di 57.6 miliardi di euro. 

Le bioenergie sono fortemente radicate sul territorio nazionale, generano infatti importanti ricadute a livello di occupazione - 43.000 occupati nel 2018 - e garantiscono un’elevata e stabile produzione al sistema Paese - 20 TWh l'elettricità prodotta

#Bioenergie danno #energiarinnovabile a km0, economica e programmabile. Vero! Sosteniamo un settore che in Italia fornisce 20TWh di elettricità e può contare su filiere industriali locali e innovative che offrono lavoro a oltre 43mila persone https://bit.ly/3sgwmJg #GreenDealOra 


Per maggiori approfondimenti sulle bioenergie in Europa, leggi il report di Bioenergy Europe "Bioenergy Landscape Statistical Report 2020".


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