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Controllore Centrale d’Impianto (CCI) - Problematiche implementative Delibera 540/2021/R/eel, rete elettrica, distribuzione energia elettrica

Osservazioni di Elettricità Futura (19/12/2022)

Elettricità Futura ha trasmesso una lettera ad ARERA in relazione alla Delibera 540/2021/R/eel che prevede l’installazione del Controllore Centrale d’Impianto (CCI) negli impianti di produzione di potenza ≥ 1 MWe nuovi ed esistenti connessi alle reti di media tensione, introducendo premialità nel caso di adeguamento entro tempistiche prestabilite.

Elettricità Futura ha preso atto di forti problematiche nel rispetto delle scadenze previste dalla delibera, riconducibili alle difficoltà nella definizione della normativa tecnica sul funzionamento dei CCI e, in particolare, di certificazione dei requisiti di cybersecurity dei dispositivi. Tali ritardi si sommano allo shortage a livello globale di materiali elettronici.

In assenza di installazione di CCI certificati, le imprese di distribuzione non possono connettere gli impianti, escludendoli dall’accesso al contributo forfettario di cui all’art. 4.4 della Delibera.

Posta l’attuale situazione di incertezza, Elettricità Futura chiede ad ARERA di ricalibrare le scadenze della Delibera 540/2021/R/eel e del cronoprogramma per l’accesso al contributo forfettario di cui all’art. 4.4., prevedendone il differimento.

 

Leggi il testo integrale del Documento.

La Delibera 540/2021/R/eel (infra Delibera) - che disciplina gli interventi per lo sviluppo e la manutenzione delle soluzioni tecnologiche necessarie allo scambio dati tra Terna, le imprese distributrici e i Significant Grid Users, atte a garantire una maggiore osservabilità della generazione - prevede, come noto, l’installazione del Controllore Centrale d’Impianto negli impianti di produzione di potenza ≥ 1 MWe nuovi ed esistenti connessi alle reti di media tensione, introducendo premialità nel caso di adeguamento entro tempistiche prestabilite. 

Da interlocuzioni avute nel corso degli ultimi mesi con produttori di energia, distributori e costruttori di CCI, abbiamo preso atto di forti problematiche nel rispetto delle scadenze previste dalla delibera, che sembrano riconducibili alle difficoltà riscontrate nel processo di definizione della normativa tecnica sul funzionamento dei CCI e, in particolare, di certificazione dei requisiti di cybersecurity dei dispositivi. Tali ritardi connessi ad alcuni aspetti implementativi della normativa - già emersi in sede CEI e a conoscenza di ARERA - vanno peraltro a sommarsi alla complessa situazione degli approvvigionamenti imputabile allo shortage a livello globale di materiali elettronici.

In assenza di installazione di CCI certificati, le imprese di distribuzione non possono connettere gli impianti, in quanto non pienamente rispondenti alle disposizioni della Delibera. Tali ritardi nella connessione hanno comportato che per diversi impianti la connessione non è stata effettuata entro il 30 novembre 2022, facendo sì che tali impianti, sebbene sostanzialmente appartenenti alla categoria degli esistenti, siano classificati come impianti nuovi, escludendoli dall’accesso al contributo forfettario di cui all’art. 4.4 della Delibera.

Peraltro, le stesse problematiche presentate (difficoltà definizione normativa tecnica, indisponibilità di dispositivi certificati), hanno impatto anche su tutti gli altri impianti esistenti, per cui anche la scadenza ultima del 31 gennaio 2024 (art.4.1 della Delibera) andrebbe rivalutata, soprattutto considerando le difficoltà di taluni operatori che dovranno eseguire gli adeguamenti su un numero molto alto di impianti.

Posta l’attuale situazione di incertezza, chiediamo ad ARERA di valutare l’opportunità di misure correttive per la ricalibrazione delle scadenze della Delibera 540/2021/R/eel e del cronoprogramma per l’accesso al contributo forfettario di cui all’art. 4.4., in particolare il differimento:

  • al 31 marzo 2023 della scadenza attualmente prevista del 30 novembre 2022 per la distinzione tra impianti nuovi ed impianti esistenti (art. 1.2 lettera a) della Delibera), purtroppo disattesa da molti operatori per ritardi non imputabili a proprie responsabilità;
  • delle finestre temporali per l’ottenimento del contributo forfetario di cui all’articolo 4.4 della citata Delibera, aumentando inoltre da 3 a 6 mesi l’intervallo di tempo allo scattare del quale varia il coefficiente. In questo modo vi sarebbe la possibilità di adeguarsi fino al 31 gennaio 2025;
  • del termine ultimo del 31 gennaio 2024, attualmente previsto in Delibera, al 31 gennaio 2025 in modo da recepire il posticipo dell’effettiva disponibilità e certificazione dei CCI rispetto alle iniziali previsioni fatte a fine 2021 per la Delibera 540/2021.


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