Il rapporto annuale "Trends and projections in Europe 2025" dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA) conferma i significativi progressi dell'Unione Europea verso gli obiettivi climatici, ma lancia un chiaro monito: il ritmo di decarbonizzazione deve raddoppiare per centrare il target di riduzione del 55% entro il 2030. L'UE ha già conseguito una riduzione del 39% delle emissioni di gas serra (GHG) rispetto ai livelli del 1990. In termini di traiettoria, le proiezioni degli Stati membri indicano che la riduzione complessiva netta potrebbe raggiungere il 54% entro la fine del decennio, un valore che sfiora l'obiettivo vincolante. Questo progresso è stato possibile grazie a una forte accelerazione: la velocità di riduzione annuale è raddoppiata dal 2005.
Il settore energetico è stato il motore principale di questo successo. Le emissioni provenienti dalla fornitura di energia (produzione di elettricità, calore e raffinerie) sono calate del 49% tra il 2005 e il 2023, non rappresentando più la principale fonte di inquinamento dell'UE. Parallelamente, il consumo totale di combustibili fossili è diminuito di quasi il 30% nello stesso periodo. Le fonti di energia rinnovabile (RES) giocano un ruolo sempre più centrale, coprendo il 25,4% del consumo finale lordo di energia nel 2024 e fornendo il 47% dell'elettricità. Tuttavia, i progressi sono ineguali tra i settori. I trasporti sono emersi come la nuova e maggiore fonte di emissioni dell'UE, a causa di un declino emissivo molto lento (solo il 6% dal 2005). Questo settore critico, che include anche il trasporto marittimo e aereo internazionale, sta frenando il raggiungimento degli obiettivi.
Per convertire le proiezioni attuali in realtà e colmare il divario che separa il 54% stimato dal 55% richiesto, è necessaria l'attuazione rapida e completa delle misure politiche già previste dal pacchetto "Fit for 55". In particolare, il rapporto sottolinea la necessità di un'azione decisa sul fronte delle rinnovabili e dell'efficienza energetica. Per raggiungere l'obiettivo RES di almeno il 42,5% al 2030, gli aumenti annuali di capacità rinnovabile devono più che raddoppiare rispetto alla media degli anni precedenti. Similmente, il tasso di riduzione del consumo finale di energia deve aumentare di circa il 16% per raggiungere il target di efficienza. La piena adozione delle politiche in tutti i settori, specialmente nei trasporti e negli edifici (dove i tassi di ristrutturazione sono ancora troppo bassi), è la strada per assicurare che l'Unione Europea mantenga la sua leadership climatica.