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Pubblicazioni / Studi e Approfondimenti / 20-11-2025

Finanza verso la neutralità climatica

Strumenti, riforme e fondi europei per orientare capitali pubblici e privati verso un’economia a zero emissioni e resiliente ai cambiamenti climatici

Con il Green Deal e la Legge sul Clima, l’Unione Europea ha avviato una trasformazione strutturale che mette la sostenibilità al centro delle scelte economiche e finanziarie. Per rispettare gli obiettivi posti ormai dieci anni fa nell’Accordo di Parigi non basta incrementare gli investimenti verdi, ma serve anche spostare capitali verso tecnologie pulite, economia circolare e resilienza climatica.

Nel documento “Consistency of financial flows with the Paris Agreement objectives – the EU navigating the transition towards climate neutrality and resilience” la Commissione europea traccia un quadro dettagliato delle politiche adottate per orientare i flussi finanziari verso un modello economico a basse emissioni e resiliente ai cambiamenti climatici. Il testo evidenzia progressi significativi, ma anche la necessità di un’accelerazione per mobilitare gli investimenti richiesti dalla transizione. Tra gli strumenti più incisivi, l’EU ETS — il principale mercato del carbonio al mondo — continua a ridurre le emissioni e a generare risorse destinate all’Innovaztion Fund e al Modernisation Fund. A questo si affianca il CBAM, il meccanismo che applica un prezzo del carbonio sulle importazioni più inquinanti, prevenendo la delocalizzazione delle emissioni e incentivando l’adozione di carbon pricing nei Paesi terzi.  Sul fronte industriale, il Green Deal Industrial Plan e il Net-Zero Industry Act puntano a rafforzare la competitività europea nelle tecnologie pulite, semplificando permessi e orientando investimenti verso filiere strategiche come rinnovabili, idrogeno e accumulo.

Finanza sostenibile: trasparenza, standard e nuovi criteri di rischio

La Sustainable Finance Strategy europea si basa su tre pilastri:

  • EU Taxonomy, la bussola che definisce quali attività sono realmente sostenibili;
  • CSRD e standard ESRS, che rafforzano la rendicontazione di sostenibilità delle imprese;
  • SFDR, il quadro che aumenta la trasparenza dei prodotti finanziari e contrasta il greenwashing.

In parallelo, la vigilanza bancaria integra i rischi climatici nei requisiti prudenziali e negli stress test, per evitare future instabilità finanziarie legate al clima.

Budget UE e fondi dedicati: oltre 650 miliardi per il clima

Il bilancio pluriennale dell’UE 2021-2027 e NextGenerationEU contribuiscono con oltre 658 miliardi di euro alla spesa climatica, grazie a:

  • Recovery and Resilience Facility, con una quota minima del 37% dedicata al clima;
  • Cohesion Policy, che finanzia riduzione delle emissioni, protezione dalle calamità e riqualificazione energetica;
  • Just Transition Fund, per accompagnare territori e lavoratori nella transizione;
  • InvestEU, che mobilita investimenti privati in infrastrutture sostenibili;
  • LIFE e Horizon Europe, che sostengono innovazione, adattamento e tecnologie pulite.

 

Il documento sottolinea che il riallineamento della finanza richiede un cambio di paradigma: meno risorse ai combustibili fossili, più investimenti in innovazione e adattamento, e un sistema finanziario capace di integrare rischi climatici e opportunità della transizione. Pur riconoscendo i progressi, la Commissione evidenzia la necessità di un’accelerazione coordinata — in Europa e a livello internazionale — per colmare il divario di investimenti e garantire una transizione equa, competitiva e resiliente.

Leggi il report della Commissione Europea qui

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