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Pubblicazioni / Studi e Approfondimenti / 24-05-2021

G20 and the Italian economy. Key indicators to be kept in mind

Booklet della Fondazione Edison di statistiche che mette in evidenza i punti di forza del modello italiano di sviluppo, incentrato su economia reale, sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica.


In occasione della Presidenza italiana del G20, la Fondazione Edison e il Centro di ricerche in analisi economica e sviluppo economico internazionale (CRANEC) dell’Università Cattolica hanno elaborato: “G20 and the Italian economy. Key indicators to be kept in mind”.

Si tratta di un booklet di statistiche che mette in evidenza i punti di forza del modello italiano di sviluppo, incentrato su economia reale, sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica.

Il fascicolo è stato messo a disposizione del governo e delle istituzioni italiane.

Il fascicolo di indicatori statistici selezionati si propone di evidenziare la resilienza dell’economia italiana, il dinamismo delle sue specializzazioni produttive, gli importanti progressi in termini di crescita, produttività e competitività conseguiti dall’Italia negli ultimi anni e molti altri fattori che possono rappresentare un modello di sviluppo sostenibile, in cui crescita, innovazione tecnologica, qualità della vita e rispetto per l’ambiente possano coniugarsi con equilibrio.

Nell’ambito del G20, l’Italia primeggia nella sostenibilità. Pur essendo l’ottava economia del G20 per dimensione del PIL, è terzultima per emissioni di CO2. E’ la settima industria del G20 per valore aggiunto ma nuovamente terzultima per emissioni di CO2. Se nell’indice di sviluppo umano dell’ONU l’Italia è al nono posto, risale in quarta posizione nella nuova versione dell’indice “corretta per le pressioni planetarie”, grazie alle ridotte emissioni di CO2 e al più basso consumo di risorse naturali. Sempre nel G20 l’Italia è terza per quota del solare e dell’eolico nella produzione di energia elettrica. Ed è la seconda nazione nella graduatoria del PIL generato per unità di impiego di energia dopo il Regno Unito.

L’Italia ha anche il maggior numero di certificazioni ambientali ISO 14001 in rapporto al PIL tra i Paesi del G20 (oltre che il primato per quelle ISO 9001). In definitiva, da una ancora maggiore intersezione tra economia reale e sostenibilità, favorita dal PNRR, l’Italia può ora ulteriormente progredire in termini di competitività e crescita.

Per visualizzare il Booklet, clicca qui.


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