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Media / News / 19-06-2025

Storage, l’Europa accelera ma servono riforme urgenti

Secondo il nuovo report di SolarPower Europe, l’Europa punta a moltiplicare per sei la capacità di accumulo entro il 2029. L’Italia si conferma tra i mercati leader grazie alla forte crescita delle batterie su larga scala

Il 2024 è stato un anno di svolta per lo storage in Europa. Con 21,9 GWh di nuovi sistemi di accumulo a batteria installati, il continente ha segnato l’undicesimo record annuale consecutivo. Tuttavia, il ritmo di crescita ha mostrato segnali di rallentamento, evidenziando la necessità di interventi normativi più incisivi per sostenere l’espansione del settore. È quanto emerge dal nuovo rapporto “European Market Outlook for Battery Storage 2025-2029” pubblicato da SolarPower Europe, uno dei riferimenti nel panorama delle energie rinnovabili.

Il documento prevede che la capacità cumulativa di storage in Europa crescerà fino a 400 GWh entro il 2029, un’espansione di sei volte rispetto ai livelli attuali. Nonostante l’entità di questo incremento, la traiettoria resta insufficiente rispetto ai bisogni del sistema elettrico basato su fonti rinnovabili. Secondo l’analisi “Mission Solar 2040” della stessa associazione, per raggiungere un equilibrio sostenibile nella gestione della flessibilità energetica, l’Unione Europea dovrebbe puntare a 780 GWh entro il 2030.

Italia: mercato leader  nelle batterie utility-scale in Europa

Il rapporto evidenzia come l’Italia abbia avuto un ruolo di primo piano nel 2024. Con 6 GWh di nuove installazioni, il nostro Paese si conferma secondo mercato europeo per capacità annuale dopo la Germania. Particolarmente significativa è stata la crescita delle installazioni su larga scala (utility-scale), che hanno rappresentato oltre la metà della nuova capacità, con 3,4 GWh. Si tratta della cifra più alta mai registrata in Europa per questo segmento, che ha permesso all’Italia di superare il Regno Unito, storicamente leader nello storage di rete.

Questa accelerazione è stata resa possibile grazie alla messa in esercizio di progetti precedentemente aggiudicati tramite il Capacity Market e strumenti come il Fast Reserve. Tuttavia, il report sottolinea anche le difficoltà incontrate nel segmento residenziale e C&I (Commercial & Industrial), entrambi in contrazione a causa della fine degli incentivi come il Superbonus 110%, della complessità normativa e della mancanza di accesso ai mercati di flessibilità. Questo paragrafo lo girerei a Cosetta e Ricardo per un veloce check che sia corretto il meccanismo che citano.

Un mercato ancora troppo concentrato

Un dato critico emerso dal rapporto riguarda la concentrazione del mercato: Germania, Italia e Regno Unito rappresentano circa il 70% delle nuove installazioni del 2024. Questa forte disparità rallenta l’integrazione del sistema elettrico a livello europeo, in quanto la mancanza di storage in molti Paesi ostacola la diffusione delle rinnovabili e la stabilizzazione della rete.

SolarPower Europe evidenzia che, senza un impegno comune e misure legislative adeguate, sarà difficile raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.

Le cinque proposte di SolarPower Europe

Per sbloccare il potenziale dello storage a batteria in Europa, SolarPower Europe propone cinque raccomandazioni chiave:

  1. Adozione di un Piano d’Azione Europeo per lo Storage, come parte integrante di un più ampio Pacchetto Flessibilità, per includere lo storage nella pianificazione energetica nazionale ed europea.
  2. Riforma delle procedure di connessione alla rete e dei meccanismi tariffari, per rendere più rapido e trasparente l’accesso alle infrastrutture elettriche, specialmente per i sistemi ibridi.
  3. Accesso equo ai mercati elettrici per lo storage, garantendo la possibilità di cumulare ricavi da diverse fonti (revenue stacking), rivedendo il quadro delle Garanzie d’Origine e adattando i meccanismi di capacity market.
  4. Rendere i mercati di bilanciamento più aperti e competitivi, armonizzando gli standard tecnici e abbassando le barriere all’ingresso per lo storage distribuito.
  5. Migliorare gli standard di misurazione intelligente e la comunicazione dei dati, accelerando il rollout di smart meter e protocolli interoperabili a livello UE.

Una chiamata all’azione per l’Europa

Il messaggio centrale del report è chiaro: lo storage è la chiave per un sistema elettrico sicuro, flessibile e decarbonizzato. Le batterie sono essenziali per assorbire l’energia prodotta in eccesso da impianti rinnovabili e rilasciarla nei momenti di maggiore domanda, contribuendo alla stabilità della rete e alla riduzione dei costi dell’energia.

Elettricità Futura sottolinea con forza l’urgenza di adottare misure coerenti e ambiziose per favorire lo sviluppo dello storage in Italia e in Europa. Lo storage non è solo una tecnologia di supporto: è un’infrastruttura strategica per garantire l’indipendenza energetica, ridurre la volatilità dei prezzi e accelerare la transizione energetica.

Il report completo è disponibile qui

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