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Media / News / 30-10-2025

Le priorità dell’Unione Europea sull’energia

Le lettere di von der Leyen e e Jørgensen delineano una strategia comune per coniugare decarbonizzazione, competitività e sicurezza energetica

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha inviato una lettera ai Capi di Stato e di Governo dell’UE incentrata sul rilancio della competitività europea, sulla sicurezza industriale e sull’attuazione della transizione climatica in vista del nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% al 2040.

Von der Leyen sottolinea che la forza economica dell’Unione deve fondarsi su un’industria resiliente, sostenibile e innovativa, capace di garantire autonomia strategica e mantenere la leadership globale nelle tecnologie pulite. Nel documento, la Presidente individua cinque azioni chiave: 

  1. Attuare il Clean Industrial Deal. Von der Leyen ribadisce la necessità di proseguire la transizione con ambizione e pragmatismo, coniugando obiettivi climatici e competitività. Il Clean Industrial Deal è il fulcro della nuova politica industriale: entro fine anno sarà presentato l’Industrial Accelerator Act, a sostegno dei settori strategici e delle industrie energivore, insieme al Battery Booster Package da 1,8 miliardi di euro e alla revisione degli standard di CO? in ottica di neutralità tecnologica.
  2. Aumentare i finanziamenti. La Presidente richiama la necessità di sfruttare appieno i nuovi strumenti finanziari: la Banca per la Decarbonizzazione, con una prima asta da 1 miliardo di euro e una dotazione complessiva di 100 miliardi; il quadro CISAF sugli aiuti di Stato; la Climate Roadmap 2.0 della BEI, che mobiliterà fino a 1.000 miliardi di euro in investimenti verdi entro il 2030.
  3. Entrata graduale in vigore dell’ETS2 e orientamenti per l’ETS post-2030. La Commissione riconosce le preoccupazioni degli Stati membri sull'ETS2 e prevede un’introduzione graduale con meccanismi di stabilizzazione dei prezzi e la possibilità per gli Stati membri di anticipare i ricavi, in cooperazione con la BEI, per sostenere famiglie e PMI vulnerabili. Le future linee guida post-2030 dell'ETS definiranno una traiettoria realistica e flessibile per la decarbonizzazione industriale, valorizzando anche il contributo delle rimozioni di carbonio e della bioeconomia.
  4. Energia più accessibile. I prezzi europei restano superiori rispetto a Stati Uniti e Cina. Von der Leyen invita la Commissione e gli Stati membri a valutare misure comuni per ridurre i costi energetici nel rispetto del mercato interno, intervenendo su oneri e tassazione. Le tasse sull’elettricità per l’industria sono oggi 15 volte superiori a quelle sul gas. La Presidente richiama inoltre la necessità di accelerare le autorizzazioni, potenziare le interconnessioni e sostenere i PPA, anche con strumenti di de-risking in collaborazione con la BEI.
  5. Semplificazione. Snellire i processi è essenziale, ma von der Leyen ribadisce che solo l’innovazione e un’azione coordinata tra livelli di governo possono rendere l’Europa competitiva nella transizione verde e digitale.

A seguito della lettera della Presidente, il Commissario europeo per l’Energia Dan Jørgensen ha a sua volta inviato una lettera ai Ministri dell’Energia per affrontare le preoccupazioni legate ai prezzi elevati dell’energia, emerse nell’ambito del Consiglio Energia dello scorso 21 ottobre.

Il Commissario delinea sette interventi chiave per ridurre con urgenza i costi energetici, sottolineando che la maggior parte richiede una piena attuazione a livello nazionale delle norme UE già approvate:

  1. Sostegno alle industrie ad alta intensità energetica tramite il CISAF. Nella lettera il Commissario annuncia che la Commissione pubblicherà, entro la fine del 2025, linee guida per la progettazione di regimi di aiuto conformi al CISAF.
  2. Riduzione delle tasse legate all’energia, riconoscendo che incidono fino a un terzo del costo finale: la Commissione fornirà orientamenti e supporto agli Stati membri per ridurre le imposte sull’energia a beneficio dell’industria e dei clienti vulnerabili.
  3. Utilizzo dei fondi di coesione per investimenti in reti energetiche e infrastrutture di stoccaggio.
  4. Collaborazione con la BEI e le banche nazionali per sviluppare meccanismi di de-risking, come il programma pilota della BEI per migliorare l’accesso al credito per gli acquirenti di PPA.
  5. Accelerazione dei processi autorizzativi per nuovi impianti e infrastrutture energetiche attraverso il nuovo Grids Package.
  6. Miglioramento delle interconnessioni tra Stati membri per rafforzare la sicurezza e l’efficienza del mercato unico dell’energia.
  7. Aggregazione della domanda di gas per l’Europa sud-orientale, al fine di ottenere prezzi più competitivi. 

Per approfondire: Commissione europea

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