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News / Comunicati Stampa / 15-11-2022

Appello congiunto del comparto bioenergie al Ministro Pichetto Fratin

“Governo italiano intervenga per favorire la gestione forestale sostenibile”

Nelle prossime settimane al Parlamento europeo si terranno i negoziati per la direttiva sulle energie rinnovabili. Le Associazioni della filiera foresta-legno-energia scrivono al Ministro Pichetto Fratin per chiedere che lItalia si opponga allapplicazione dei limiti di utilizzo della biomassa legnosa primaria per la produzione di energia.

  

Roma, 16 novembre 2022 - Le Associazioni di rappresentanza della filiera foresta-legno-energia e della filiera della componentistica della cogenerazione scrivono al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, per chiedere che il Governo italiano assuma una posizione contraria alla definizione di biomassa legnosa primaria in vista del trilogo europeo, che si terrà a Bruxelles a fine novembre, in cui si discuterà la direttiva sulle energie rinnovabili (RED III).

Le Associazioni firmatarie, Aiel, EBS, Elettricità Futura, Fiper e Italcogen-Anima, esprimono preoccupazione per l’attuale orientamento europeo, perché se confermato porterebbe all’impossibilità di utilizzare la biomassa proveniente dalla corretta manutenzione e pulizia dei boschi per la produzione di energia termica ed elettrica. Questa nuova azione istituzionale viene promossa a distanza di un anno dalla firma del Manifesto delle Bioenergie volto a garantire la continuità del parco impianti esistenti (energia programmabile e flessibile), a promuovere una gestione corretta e necessaria dei boschi italiani, a favorire lo sviluppo e il consolidamento della filiera bosco-legno-energia utile anche alla decarbonizzazione.

La definizione di biomassa legnosa primaria, al centro dell’appello, è stata introdotta dal Parlamento europeo nel corso dell’adozione della RED III dello scorso 14 settembre. L’applicazione di tale definizione impedirebbe la valorizzazione dei residui legnosi derivanti dalla gestione forestale sostenibile, in antitesi con il principio dell’uso a cascata richiamato dalla stessa direttiva.

Sostanzialmente la nuova definizione ostacola l’uso energetico di tutti i residui forestali privi di altro uso commerciale perché di bassa qualità. Questa tipologia di biomassa deriva dalle attività di diradamento e di gestione sostenibile forestale e, in base alle normali pratiche selvicolturali, deve essere rimossa per garantire la salute e la produttività delle foreste.

La definizione di biomassa legnosa primaria non rappresenta un parametro adeguato a determinare la sostenibilità della biomassa legnosa. Per il nostro Paese, inoltre, tale definizione ostacolerebbe la messa in atto della Strategia Forestale Nazionale di recente emanazione, rallentando lo sviluppo circolare dell’economia del legno.

I Governi di Francia e Spagna hanno già espresso contrarietà a questo orientamento e voteranno per l’abrogazione della definizione. Le Associazioni chiedono che il Governo italiano si allinei a tale posizione.  

Le bioenergie sono già oggi la principale fonte energetica rinnovabile impiegata in Italia e in Europa e offrono una soluzione matura e affidabile, prontamente disponibile, programmabile, conveniente ed efficiente con cui raggiungere gli obiettivi energetici e di decarbonizzazione.

Nell’attuale momento storico, le bioenergie concorrono a pieno titolo alla diversificazione del mix energetico, alla riduzione della dipendenza da altri Paesi, al contrasto del caro energia e allo sviluppo delle economie sul territorio.

Questi benefici sono riassumibili in alcuni numeri, presentati nella lettera: le bioenergie rappresentano il 60% della quota di energia rinnovabile in Europa, ricoprendo il 13% del mix energetico e generano quasi un milione di posti di lavoro. In Italia contribuiscono al 43% della produzione rinnovabile e all’8% dei consumi totali, con un potenziale sufficiente a sostituire oltre 10 miliardi di metri cubi di gas (più del 30% del gas importato annualmente dalla Russia). Le ricadute economiche superano i 37 miliardi di euro/anno.

AIEL-Associazione Italiana Energie Agroforestali è l'associazione delle imprese della filiera legno-energia che da 20 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi. L’associazione rappresenta circa 500 imprese della filiera, tra cui circa il 70% delle aziende italiane ed europee di costruzione di apparecchi domestici e caldaie e, sul fronte dei biocombustibili, circa 150 produttori di legna e cippato e 90 imprese italiane di produzione e distribuzione di pellet. AIEL ha fondato e gestisce in Italia tre sistemi di certificazione: ENplus® (pellet), Biomassplus® (legna, cippato e bricchette) e ariaPulita® (generatori a legna e pellet).

L'Associazione EBS raggruppa i principali produttori industriali di energia elettrica rinnovabile da biomasse solide, con 19 impianti di potenza superiore a 5 MWe collocati su tutto il territorio nazionale. In Italia il settore rappresenta la maggioranza della produzione elettrica da biomasse solide (1,8 TWhe/anno) che sono per oltre il 90% di provenienza nazionale. L'indotto diretto e indiretto del settore supera i 5 mila lavoratori che operano nei comparti agricolo, metalmeccanico, elettrico e della logistica.

Ufficio stampa Associazione EBS - Diesis Group 02 62693.1 - ebs@diesis.it

ELETTRICITÀ FUTURA, la principale Associazione del mondo elettrico italiano, aderisce a Confindustria e rappresenta e tutela gli interessi dei produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili e da fonti convenzionali, distributori e fornitori di servizi, a livello nazionale ed europeo. Riunisce oltre 500 operatori e rappresenta circa il 70% dell'elettricità consumata in Italia per un totale di 1.150.000 km linee di distribuzione e 40.000 addetti. Tra gli associati iscritti, Elettricità Futura conta 50 aziende attive nel settore della generazione di energia da bioliquidi, da biomasse solide, da biogas/biometano, per un totale di oltre 1.500 MW di potenza installata.

FIPER, la Federazione Italiana dei Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili, dal 2001 riunisce 96 impianti di teleriscaldamento a biomassa legnosa e 135 impianti di biogas agricolo. 1250 MW la potenza termica installata e 110 MW elettrici, 1600 km di rete di teleriscaldamento. 6500 imprese coinvolte nell’indotto di filiera, un tessuto produttivo rappresentato da piccole e medie imprese radicate sui territori rurali e montani. In aggregato tra la filiera agricola e forestale, la biomassa impiegata a fini energetici corrisponde in media a 1,6 milioni di tonnellate/annue tra residui legnosi, reflui zootecnici e sottoprodotti agricoli, rigorosamente in filiera corta. FIPER è membro di FINCO e Bioenergy Europe.  

ANIMA, la Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia e affine - è l'organizzazione industriale di categoria che in seno a Confindustria rappresenta le aziende della meccanica, un settore che occupa 214.000 addetti per un fatturato di oltre 47,4 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 60,8% (consuntivo 2018). All’interno di ANIMA, ITALCOGEN è l’associazione che riunisce i costruttori e i distributori di impianti di cogenerazione, recuperi termici e celle a combustibile a livello nazionale. Il settore rappresentato dall’associazione produce un fatturato di 500 milioni di euro e una quota di export/fatturato del 18%, costituendo quindi un’importante filiera italiana dell’efficienza e delle tecnologie per il conseguimento degli obbiettivi ambientali al 2020 e oltre.

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