Il Presidente di Elettricità Futura Gianni Vittorio Armani ha preso parte ieri all’Italian Energy Summit 2025 organizzato da Il Sole 24 Ore a Palazzo Mezzanotte a Milano. Intervistato dalla giornalista del Sole Laura Serafini, il Presidente ha richiamato l’attenzione sui nodi principali che influiscono sulla competitività energetica dell’Italia, ponendo al centro del dibattito il tema dell’efficienza del mix energetico e dei processi autorizzativi.
“È necessario fare chiarezza sul tema del caro energia. Se guardiamo al complesso della bolletta elettrica, il costo dell’energia incide per il 50%. Il mix di generazione italiano oggi è poco competitivo, con il gas a costi elevati, ma altre componenti come le reti riducono significativamente il gap in bolletta con gli altri Paesi europei”. L’Italia, sottolinea Armani, è un Paese che importa grandi quantità di energia: gas, petrolio, elettricità. Tuttavia, ci sono grandi investimenti sulle fonti rinnovabili, che oggi sono la tecnologia più competitiva. “C’è grandissima disponibilità a investire in Italia sulle rinnovabili: i procedimenti autorizzativi in corso ammontano a 150 GW, una capacità significativa già disponibile. Ma la competitività di un Paese si misura anche sull’efficienza dei processi burocratici”.
Nonostante condizioni di mercato favorevoli, nel 2025 si è registrata una riduzione del 18% delle installazioni rispetto al 2024. “C’è un evidente tema di incertezza sulle aree idonee, che va affrontato con urgenza. Il concetto di idoneità è nato per semplificare gli iter autorizzativi, ma in alcuni casi viene interpretato in senso opposto: in Sardegna, ad esempio, il 99% del territorio è stato considerato non idoneo, rendendo impossibile autorizzare persino impianti in aree industriali o già infrastrutturate”. Armani ha concluso rimarcando che “su questo si gioca la competitività del Paese. Evitare blocchi e paradossi autorizzativi è fondamentale: solo garantendo regole chiare e tempi certi sarà possibile attrarre investimenti e accelerare la transizione energetica, a beneficio di famiglie, imprese e sistema economico nazionale”.