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Codice di Rete – Modifica del set-point dei trasformatori AT/MT installati nelle cabine primarie di distribuzione - Set point 2

Osservazioni Elettricità Futura (31 marzo 2023)

Elettricità Futura ha trasmesso a Terna le proprie osservazioni al Documento di Consultazione del 2 marzo 2023 “Consultazione Codice di Rete – Procedura per la modifica del set-point dei trasformatori AT/MT installati nelle cabine primarie di distribuzione - Set point 2”.

In particolare, con riferimento al paragrafo 8.15 dell’Allegato A.9 al Codice di rete (stato di allerta o emergenza, modifica dei riferimenti di tensione), Elettricità Futura chiede conferma che la procedura di SetPoint 2 posta in consultazione trovi applicazione esclusivamente per le imprese distributrici concessionarie, senza estendere il campo di applicazione di questa procedura ad altre categorie di gestori di rete.


Leggi il testo integrale delle osservazioni

Al paragrafo 8.15 dell’Allegato A.9 al Codice di rete, Terna riporta che, al verificarsi di uno stato di allerta o di emergenza, può richiedere ai Distributori di riferimento la modifica dei riferimenti di tensione variatori/commutatori sotto carico VSC/CSC installati sui trasformatori AT/MT collocati nelle Cabine Primarie di tali distributori ai fini della regolazione della tensione sulla rete AT o della riduzione del carico assorbito dai TR AT/MT. Alla nota 3, è specificato che con “Distributori di riferimento”, Terna intende “le imprese di distribuzione che hanno almeno un punto di connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale”. Il Glossario dei termini del Codice di rete definisce il distributore (o impresa distributrice) come “il soggetto che esercita in concessione, ai sensi dell’art. 9 del d. lgs. n. 79/99, il servizio di distribuzione per il trasporto e la trasformazione dell’energia elettrica sulle reti di distribuzione”.

Chiediamo, pertanto, conferma che la procedura di SetPoint 2 posta in consultazione trovi applicazione esclusivamente per le imprese distributrici concessionarie. Riteniamo, infatti, che il campo di applicazione di questa procedura non debba essere esteso ad altre categorie di gestori di rete, come i gestori dei Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC), sia perché, anche se hanno almeno un punto di connessione alla RTN, non sono soggetti qualificabili come imprese di distribuzione concessionarie che, soprattutto, dato l’impatto limitato che avrebbero nella gestione degli stati di allerta o di emergenza del Sistema Elettrico Nazionale.

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