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Policy / Transizione energetica e procedure autorizzative

Regione: Resoconto riunione Osservatorio idrico Appennino centrale (luglio - settembre 2021)

Riunioni del 21 luglio e del 30 settembre 2021.

Riunione luglio 2021

Il 21 luglio si è tenuta una riunione dell’Osservatorio Idrico Permanente del Distretto Idrografico Appennino Centrale. Erano presenti Erasmo D’Angelis per l’autorità del Distretto, Regioni, Ispra, Protezione Civile, ATO, Utilitalia. Per EF ha partecipato Iulca Collevecchio.

Di seguito quanto emerso:

  • Situazione severità idrica e disponibilità: dalle analisi sui dati disponibili si evidenzia un deficit pluviometrico nel mese di giugno 2021, in particolare per le aree di Umbria e sull’intero versante adriatico, in special modo sulle Marche settentrionali. In luglio registrata comunque qualche precipitazione che non ha però risolto le criticità registrate. Tendenze per le prossime due-tre settimane di stabilità atmosferica nel Centro-Sud.
  • Scenario di Severità Idrica: nel Distretto viene indicata una bassa severità idrica con situazioni stabili su Lazio e sub ambito aquilano, non mancano tuttavia porzioni di distretto che presentano una severità idrica media (alcune aree di Abruzzo e Umbria) e una severità idrica alta (negli ATO 1 e ATO 5 della regione Marche). Da segnalare che nelle Marche sono state adottate in alcune aree misure in intervento, tra cui la deroga al DMV. In tutte gli altri territori al momento non sono state segnalate adozione di misure con impatto diretto sui gestori idroelettrici.
  • Nuovo Bollettino meteo dell’Osservatori: è stato presentato il primo bollettino ufficiale per il Distretto idrografico. Il bollettino si compone di una prima parte a carattere generale ed una seconda parte di maggiore dettaglio, con fucus regionali. Questa prima versione potrà essere ulteriormente integrata con una parte previsionale ed eventuali contributi ISPRA.
  • Calendario: proposta di incontri a cadenza bimestrale, con eventuale opportunità di infittire incontri in situazioni che possano destare preoccupazioni. Segnalato inoltre un incontro previsto per il prossimo 27 Luglio del gruppo di lavoro degli Osservatori Idrici Permanenti per il coordinamento nazionale. Viene proposto di sviluppare nel prossimo incontro, che dovrebbe essere in settembre (salvo criticità), un focus sul tema della dissalazione, perché nell'ATO 4 Lazio è in funzione il dissalatore Ventotene.


Riunione settembre 2021

Il 30 settembre si è tenuta una riunione dell’Osservatorio Idrico Permanente del Distretto Idrografico Appennino Centrale. Erano presenti Erasmo D’Angelis per l’autorità di bacino, Regioni del Distretto, Ispra, Protezione Civile, ATO, Utilitalia. Per EF ha partecipato Iulca Collevecchio.

Di seguito quanto discusso.

  • Quadro meteo-climatico aggiornato ad agosto 2021 (a cura del CNR-IRSA): emerge una situazione delle precipitazioni moderatamente sotto la media su versante tirrenico e moderatamente sopra la media su dorsale appenninica e versante adriatico. In merito agli indici di precipitazione cumulata, le criticità più evidenti sono quelle legate a periodi più lunghi, in particolare SPI6 (indice di precipitazione cumulato a 6 mesi) da cui emerge una situazione di lieve deficit rispetto alla media. Relativamente alle portate delle sorgenti emerge una situazione leggermente sotto le medie del periodo (circa -20% per 5 sorgenti su 8). Per le portate dei corsi d’acqua si registra una situazione leggermente sotto la media, con una criticità più marcata nella zona settentrionale della dorsale appenninica, più evidente a scala di aggregazione maggiore (a 6 e 12 mesi).
  • Stato della risorsa e trend evolutivo delle aree con criticità idrica (a cura delle Regioni del distretto): emerge una situazione molto diversa a livello locale con bassa severità idrica su Lazio e sub ambito aquilano, non mancano tuttavia porzioni di distretto che presentano una severità idrica media (alcune aree di Abruzzo e Umbria ATO1 e ATO2) e una severità idrica alta (negli ATO 1 e ATO 5 della regione Marche). Vengono esplicitate le misure introdotte a contrasto delle criticità maggiori (che hanno impatti rilevanti soprattutto sull’uso idropotabile) tra cui deroga su DMV, attingimento a pozzi profondi di emergenza, uso di desalinizzatoti, interventi strutturali sulla rete programmati perlopiù in attesa di finanziamenti).
  • Tendenza previsionale meteorologica di Distretto (a cura della Protezione Civile Nazionale): previsto per le prossime 3 settimane un contesto stabile ma con qualche veloce passaggio di perturbazioni.
  • Presentato il secondo numero del Bollettino meteo dell’Osservatorio con una grafica modificata e arricchito di nuove parti: la prima sezione a carattere generale è stata arricchita dalla relazione, a cura della Protezione Civile, relativa allo stato piovosità a livello nazionale.
  • Calendario: proposta di incontri a cadenza bimestrale, con eventuale opportunità di infittire incontri in situazioni che possano destare preoccupazioni. Prossimo osservatorio programmato a novembre.
  • PNRR: un anno fa sono individuati interventi nella sezione invasi (progettazione / progettazione ed esecuzione di opere) all’interno del Piano Nazionale delle Risorse Idriche e descritti nel Progetto di Piano di Gestione pubblicato. Il PNRR si è poi sovrapposto al Piano Nazionale delle Risorse Idriche creando un tema di ridistribuzione degli interventi sui due distinti strumenti di pianificazione e fonti di finanziamento. Nel PNRR di interesse è la Missione M2 “Transizione verde ed ecologica” e l’obiettivo C4 “Tutela e valorizzazione del territorio e delle risorse idriche” per un totale investimenti di poco meno di 4,7 Mld €. È necessario, per accedere alle risorse PNRR, rispettare dei limiti temporali con aggiudicazione dei lavori entro dicembre 2023 e ultimazione interventi entro agosto 2026. Tenendo conto di questi vincoli temporali molto stringenti nel PNRR non entreranno le progettazioni ma solo gli interventi veri e propri (elenco ad oggi ancora provvisorio per cui non reso pubblico). Tra gli interventi elegibili per il PNRR ci sono interventi di miglioramento dell’efficienza di opere esistenti, ottimizzazione dell’uso delle risorse incentivando usi plurimi, incremento della sicurezza delle infrastrutture esistenti e completamento delle opere incompiute e dei gravi sistemi di interconnessione. Nell’elenco provvisorio ci sono circa 15 interventi ma bisogna ancora verificare se per gli stessi è possibile rispettare i vincoli temporali e fornire tutti gli impegni richiesti da PNRR.

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