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Disciplina MACSE – Meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico

Osservazioni Elettricità Futura (5/12/2023)

Elettricità Futura ha trasmesso le proprie osservazioni alla consultazione di Terna sulla Disciplina e gli allegati del MACSE, il Meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico.

L’Associazione chiede che l’intero contesto regolatorio del MACSE sia definito al più presto e con congruo anticipo rispetto all’esecuzione delle aste, recependo quanto più possibile le osservazioni e le esigenze degli operatori, per favorire l’efficace pianificazione sul medio-lungo termine degli investimenti.

Dal punto di vista della capacità di accumulo da approvvigionare con il meccanismo occorre che il fabbisogno da coprire con le aste sia dimensionato opportunamente, in linea con l’effettivo sviluppo delle FER, per evitare la socializzazione di oneri non efficienti.

Per quanto riguarda le modalità di svolgimento delle aste e la determinazione dei valori massimi dei premi aggiudicabili, l’Associazione ricorda l’importanza che nel MACSE si garantisca il rispetto del principio di neutralità tecnologica e quindi che il premio di riserva dell’asta dedicata ai pompaggi sia definito in funzione dei suoi specifici parametri economici (CAPEX, OPEX, equa remunerazione del capitale) e non, invece, in esito alle aste per le batterie. 

Inoltre Elettricità Futura chiede che, al posto della riassegnazione all’asta BESS della quota di fabbisogno non contrattualizzata nel caso di incompleta copertura del fabbisogno PHES nella prima asta lunga indetta per il 2024 (ad esempio a causa di ritardi nel conseguimento dei titoli autorizzativi richiesti), si riprovi ad assegnare la parte residua di fabbisogno ai sistemi PHES con un’ulteriore asta (“di riparazione”) da celebrarsi nell’anno successivo (e.g. 2025) in cui parteciperanno PHES che hanno un periodo di pianificazione compatibile con l’inizio del periodo di consegna. In caso di mancata o parziale copertura anche in questa asta di riparazione, il fabbisogno residuo confluirebbe nell’asta breve per le BESS.

Guardando ai parametri economici di funzionamento del MACSE, l’Associazione chiede che i limiti di prezzo a cui gli Operatori possono offrire in MSD la Capacità impegnata siano coerenti con il prezzo di esercizio del Mercato della Capacità per le offerte a salire (anche per garantire una linearità con i meccanismi di mercato già vigenti) e con limite minimo pari a 0 €/MWh per le offerte a scendere, e che il margine di contribuzione sia maggiormente a favore dell’assegnatario di capacità.  

 

Leggi qui il testo integrale delle osservazioni


 

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