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Policy / Emissioni climalteranti, tutela ambientale ed economia circolare

Osservazioni sulla proposta di revisione della direttiva sulla tassazione dell'energia

Commissione Europea – Osservazioni di Elettricità Futura sulla proposta di Energy Taxation Directive (ETD) presentata nell’ambito del pacchetto Fit for 55, 18 novembre 2021.

Elettricità Futura ha trasmesso le proprie osservazioni alla Commissione Europea in relazione alla proposta di revisione della ETD tesa ad adeguarla all’innalzamento dell’ambizione sulla riduzione delle emissioni climalteranti prevista dal Green Deal.

In generale, l’associazione approva l’orientamento del recast e la ridefinizione di parametri di tassazione capaci di riflettere le esternalità ambientali dei diversi vettori. La spinta all’elettrificazione (anche della mobilità) appare adeguata purché ad aliquote contenute non si vadano a sommare eccessivi oneri di diversa natura. Sul gas naturale si rileva invece una certa ambiguità: il trattamento di questo vettore, in termini di aliquote minime e di termini di indicizzazione, dovrà essere reso più coerente con il suo ruolo di abilitatore della transizione energetica.

Leggi il testo integrale delle osservazioni.

Revisione della Direttiva per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità

 

Elettricità Futura apprezza la revisione della ETD ed i nuovi orientamenti in essa contenuti, ritenendoli utili al completamento e all’aggiornamento del quadro inerente la normativa fiscale.

La nuova relazione tra tassazione e contenuto energetico, espressa in EUR/Gigajoules sulla base del potere calorifico inferiore dei prodotti energetici e dell’elettricità (art.1), e la classificazione dei livelli di performance ambientali (art.5) concorrono alla creazione di un mercato energetico più funzionale al perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione e capace di riflettere efficacemente le esternalità ambientali dei diversi vettori. Tuttavia, segnaliamo possibili criticità circa il ranking delle aliquote, con riferimento alle prestazioni ambientali del gas naturale (GNC e GNL), particolarmente penalizzato. Da un lato, infatti, la proposta di ETD riconosce che il gas naturale è il combustibile fossile con la più bassa intensità di carbonio, in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici dell'UE, riconoscendo un’aliquota ridotta; dall’altro, invece, l’arco temporale proposto per l’abolizione di tale aliquota ridotta (post 2033) non ne riflette il ruolo nella transizione da fonti fossili a più alta intensità emissiva, alle quali con gli emendamenti proposti sarebbe invece comparato.

È necessario, inoltre, che il livello di tassazione sia coerente con gli stimoli forniti dall’ETS e dal Gas Package alle soluzioni innovative per l’abbattimento della CO2 e favorisca l’utilizzo più efficiente del combustibile primario (come nel caso della cogenerazione ad alto rendimento), tutelando la libertà degli Stati Membri di premiare tecnologie virtuose. In particolare, per il pagamento dell’accisa su energia elettrica autoconsumata e gas utilizzato da sistemi cogenerativi ad alto rendimento al di sotto di una certa taglia (come le unità di micro-cogenerazione), potrebbe essere prevista una modalità forfettaria “una tantum”, superando la tassazione per unità di misura a vantaggio della semplificazione procedurale e della spinta alla diffusione di tecnologie efficienti.

Condividiamo la proposta di indicizzazione delle aliquote di accisa e l’obbligo per gli Stati Membri di replicare il rapporto tra le tariffe minime, in un’ottica di mantenimento del valore reale delle imposte applicate. Tuttavia, per quanto concerne la tassazione dei prodotti energetici utilizzati per la produzione di energia elettrica, le aliquote di accisa degli stessi non dovrebbero subire incrementi con particolare riferimento anche al ruolo essenziale del gas per la transizione energetica. Il periodo di transizione di 10 anni consente un approdo graduale alle nuove logiche di tassazione ma dovrebbe essere contemplata una possibilità di estensione per rispondere alle diverse contingenze che possono verificarsi nel decennio.

Approviamo l’intento di supportare l’uso del vettore elettrico, specialmente nel settore trasporti (premessa 18), dove livello di tassazione deve renderlo competitivo rispetto ad altre forme di alimentazione. L’attribuzione del più basso livello minimo di tassazione ad un gruppo di vettori che comprende elettricità, low-carbon fuels e rinnovabili di origine non biologica, biofuel avanzati e biogas (art. 10 e Allegato I, tabella D) e l’equiparazione di questo livello per l’elettricità a 0,15 EUR/Gigajoule, dal primo gennaio 2023 fino all’indicizzazione, contribuiscono a questo obiettivo. Coerentemente, occorre evitare di gravare l’elettricità di molteplici oneri, per minimizzare l’impatto sociale del percorso di decarbonizzazione.

Oltre a quanto previsto dall’art. 13, riteniamo utili ulteriori misure per la costruzione di un unico mercato energetico, capace di valorizzare il ruolo dell’elettricità.

L’applicazione incrementale dei livelli minimi di tassazione all’elettricità e ai prodotti energetici usati dall’aviazione (art. 14) e dalla nautica intra-EU (art.15) su un periodo di 10 anni deve essere ben ponderata, per incoraggiare la transizione verso opzioni di trasporto più sostenibili, che devono rendersi a tutti gli effetti disponibili. Occorre inoltre garantire coerenza con la Direttiva DAFI e con gli stimoli che questa offre, ad esempio al GNL per la navigazione marittima.

Strumenti di welfare e di utilità sociale quali le esenzioni riservate agli utenti domestici identificati come vulnerabili, ovvero sotto la soglia di povertà, contribuiscono ad una equa distribuzione dei costi della transizione. Tuttavia, in questo contesto, al fine di mitigare gli effetti dei rincari del costo di energia e carburanti e di garantire una transizione socialmente giusta, riteniamo che la Direttiva dovrebbe riconoscere maggiormente il principio per cui i proventi della nuova tassazione debbano essere reinvestiti nel settore, incentivando ad esempio la produzione e l’utilizzo di carburanti rinnovabili e low carbon.

Infine, auspichiamo che l’analisi quinquennale sull’applicazione della ETD ad opera della Commissione (art. 31) sia utile a introdurre gli strumenti via via più adeguati alla promozione della mobilità elettrica.

Revisione ETD

Vedi anche la risposta di Elettricità Futura alla consultazione pubblica di ottobre 2020 e le osservazioni all’inception impact assessment di marzo 2020.

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