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Media / Comunicati Stampa / 03-07-2025

Elettricità Futura: rapporto Arera basato su ipotesi prive di fondamento

Roma, 3 Luglio 2025 – Il rapporto Arera sul mercato elettrico italiano non ha evidenziato alcun comportamento illecito da parte delle società produttrici e anzi lo stesso documento esplicita la necessità di affinare caso per caso le ipotesi adottate e riconosce che, allo stato attuale, non è possibile attribuire una connotazione abusiva ai comportamenti osservati.

Elettricità Futura, principale associazione del settore elettrico che rappresenta oltre il 70% del mercato, è pronta a mostrare la reale situazione del settore per tutelare non solo i produttori, ma anche l’indotto e i lavoratori dell’intera filiera, in un’ottica di totale trasparenza verso i clienti.

Colpisce che un Collegio ormai in scadenza si affretti a pubblicare un documento definito incompleto dall’Autorità stessa e facilmente strumentalizzabile, alimentando così incertezza tra consumatori, imprese e operatori e lasciando alla prossima Autorità un’indagine basata su presupposti errati.

L’analisi si fonda su condizioni operative degli impianti a gas del tutto teoriche e ormai da anni superate dal mutato contesto del settore energetico. Questo metodo sottostima pesantemente i reali costi di produzione, partendo da valori ben inferiori a quelli effettivi. Già oggi gli impianti lavorano in perdita, non riuscendo a coprire con le offerte sul mercato nemmeno quanto speso per sicurezza e personale, e restano operativi perché necessari a salvaguardare il sistema e ridurre i rischi di eventi estremi, come il blackout che ha colpito la Spagna poche settimane fa.

Il documento adotta una discutibile impostazione che smentisce quella utilizzata fino ad oggi dalla stessa Arera e sembra sottintendere l’obbligo per gli impianti a gas di presentare offerte sottocosto, in contrasto con i principi fondamentali del mercato e mettendo a rischio la sicurezza del sistema energetico italiano, in un momento già particolarmente critico a causa delle tensioni geopolitiche.

Non è certo così che si contrasta il caro energia. L’Autorità conclude il proprio mandato con un intervento confuso e scomposto, mentre avrebbe avuto a disposizione anni e strumenti per agire in modo concreto a favore dei consumatori. L’unico risultato è stato quello di alimentare incertezza tra consumatori, imprese e operatori e soprattutto prestarsi a strumentalizzazioni contro le quali Elettricità Futura e i suoi consociati si riservano il diritto di agire nelle sedi più opportune.

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