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News / News / 10-05-2022

DL Energia: le nuove semplificazioni per le rinnovabili

Il video, i materiali del nostro evento e il resoconto del dibattito

Con l’approvazione del DL Energia 17/2022, Governo e Parlamento hanno  adottato una nuova serie di semplificazioni degli iter autorizzativi per gli impianti rinnovabili. Molte di queste misure sono state proposte da Elettricità Futura che ha dedicato un evento al Decreto seguito da una platea  di oltre 400 persone, una conferma del grande interesse verso le novità introdotte.

Ogni misura di semplificazione della burocrazia delle rinnovabili è positiva, ma la reale efficacia dipende dalla capacità di inserirle in una più ampia e organica riforma della governance dei processi autorizzativi”, ha spiegato Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, in apertura dell’evento.

Sebbene siano positive ad esempio le novità sulla Procedura Abilitativa Semplificata, resta ferma la necessità di affiancare a questi provvedimenti frammentati una visione complessiva che garantisca una programmazione energetica.

A livello nazionale manca il nuovo Piano nazionale energia clima, atteso da un anno, aggiornato rispetto agli obiettivi europei del Fit for 55. Mancano i Piani energetici regionali con una suddivisione dell’obiettivo rinnovabili. Con queste mancanze le soprintendenze mantengono il vecchio approccio e pertanto bocciano la maggior parte dei progetti.

Con il DL Energia,  sono state ampliate le aree da considerare sicuramente idonee allo sviluppo delle rinnovabili. Questo ci dice che c’è l’estrema urgenza di definire chiaramente le aree dove  installare i nuovi impianti, perché nell’attesa che il processo venga completato, le Regioni procrastinano le autorizzazioni.

In ogni caso però, per sciogliere il nodo delle aree idonee dovremmo aspettare fino a fine 2022, quando le Regioni definiranno un quadro completo delle aree. Sarebbe opportuno definire soltanto le aree non idonee, cioè, dichiarare che sono idonee tutte le aree tranne quelle sottoposte a particolari vincoli”.

Dopo la pubblicazione del DL Energia, alcuni hanno commentato che con queste misure “faremo di più”. Il punto è, di più rispetto al poco e niente che abbiamo fatto negli ultimi 5 anni, e certamente non riusciremo a realizzare le rinnovabili necessarie a tagliare il 20% delle importazioni di gas. Non si vede ancora per le rinnovabili la stessa fretta, la stessa urgenza, che si applicano ai rigassificatori e all’inceneritore nel Lazio”, ha concluso Re Rebaudengo.

Andrea Zaghi, Direttore generale Elettricità Futura, ha moderato l’evento e ricordato che piccoli passi in avanti sono stati compiuti con questo Decreto, vengono recepite molte delle proposte condivise da Elettricità Futura. Ulteriori misure sull’energia sono in arrivo nella conversione del Decreto n. 21/2022  c.d. “Taglia Prezzi”.

Cosetta Viganò, Responsabile Affari Normativi e Regolatori, Area Affari Tecnici, Elettricità Futura, nel suo intervento al webinar ha offerto un’ampia panoramica delle novità introdotte dal DL Energia, iniziando dalle semplificazioni degli iter autorizzativi, tra cui l’estensione della Dichiarazione inizio lavori asseverata (DILA) e della Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) a  ulteriori interventi.

Il DL Energia interviene su varie materie,  fotovoltaico, repowering eolico, efficienza energetica, accumuli, biometano, aree idonee e altri ambiti collegati alle rinnovabili, tutti approfonditi nelle slide presentate al webinar da Cosetta Viganò.

Secondo Edoardo De Luca, Responsabile Affari Legali ed Istituzionali, Elettricità Futura, le misure del DL Energia lasciano aperte ancora troppe problematiche e non sono sufficienti a dare la necessaria accelerazione alle rinnovabili. Il quadro normativo risulta poco chiaro perché sempre più  stratificato nel tempo. Ad accrescere l’incertezza degli investitori si aggiungono i ritardi nell’implementazione dei nuovi provvedimenti.

In termini di semplificazioni autorizzative rimangono ancora insolute le principali criticità delle rinnovabili, restano i “colli di bottiglia” delle procedure autorizzative bloccate tra la frammentazione delle competenze fra Stato, Regioni e Province, i ritardi normativi e la tendenziale contrarietà del Ministero della Cultura ai progetti rinnovabili, anche esterni alle aree vincolate.

L’Onorevole Luca Squeri, componente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo, Camera dei Deputati nel suo intervento al webinar ha spiegato le ragioni che hanno reso il DL Energia il provvedimento più emendato della legislatura.

Si è poi soffermato sulle resistenze che ancora ostacolano lo sviluppo dei nuovi impianti rinnovabili, tra cui l’effetto NIMBY e la frammentazione delle competenze in materia di energia tra i diversi livelli di governance. Più le regole sono certe e chiare, più è facile per gli operatori attuare i piani. Al momento il quadro non è ancora così.

Ha condiviso la sua visione di quella che dovrebbe essere la politica energetica dell’Italia, sottolineando l’urgenza di dotare il nostro Paese di una Strategia energetica. A livello nazionale e regionale, serve una governance forte ed efficace, capace di realizzare la transizione energetica, iniziando dalla definizione delle aree idonee e dalla nomina di un Commissario, ha aggiunto l’Onorevole Squeri.

L’Avvocato Giovanni Di Scipio, Vice Capo Ufficio Legislativo vicario, Ministero della Transizione Ecologica ha condiviso il punto di vista del Ministero sulle misure approvate, aggiungendo che le tensioni geopolitiche e l’emergenza energetica richiedono ancora più attenzione nell’avvio di misure di semplificazione burocratica degli iter autorizzativi per le rinnovabili.

Sin dalla sua nascita, il Ministero ha avviato una serie di misure per rimuovere le barriere burocratiche allo sviluppo delle energie rinnovabili. Facendo una ricostruzione di tutte le semplificazioni avviate finora, l’Avvocato Di Scipio ha sottolineato che si tratta di un quadro complesso, frammentato, e che  potrebbe essere utile riassumere tutte le misure in un testo unico.

Sul cruciale tema delle aree idonee, dove il parere del Ministero della Cultura è obbligatorio ma non vincolante e i tempi per le autorizzazioni si riducono a un terzo, si sta facendo lo sforzo di identificare piuttosto solo le aree certamente non idonee. Si sta cercando di anticipare la tempistica per la definizione delle aree, come fortemente auspicato anche da Elettricità Futura.

 

I materiali del webinar: 

La registrazione video 

La presentazione di Cosetta Viganò, Responsabile Affari Normativi e Regolatori, Area Affari Tecnici, Elettricità Futura

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